AL GIORNALISTA NON RESTA CHE COMBATTERE CON... L'ALFABETO
In un Salmo biblico-evangelico il 22, si legge , "DIO
MIO,DIO MIO,PERCHE' MI HAI ABBANDONATO",
ma cio'. non sta a significare quanto molto
presumibilmente noi laici, spesso incapaci di
interpretare i contenuti dei sacri testi potremmo
pensare di primo acchito, ma cio' sta a significare che
Dio padre tolse lo sguardo da Gesu' perche Gesu' si era
caricato dei peccati dell'intera umanita', passata,
presente e futura, ed il nostro castigo era su di Lui..
Onestamente, questo concetto, mi e' stato ripetutamente
spiegato anche dal mio Parroco, persona coltissima, ma
purtroppo la spiegazione tende ogni volta a dissolversi
anche per una fede un po' traballante, ma anche scarsa
cultura evangelica, non lo nego.
Comunque, perche' questo preambolo, se vuoi anche un po'
singolare rispetto a quanto scrivo quasi quotidianamente
sui giornali ?
Semplicemente perche', nel clima bellico in cui stiamo
purtroppo vivendo, mi e' venuto un pensiero secondo il
quale, chi ha assalito un popolo libero ammazzando
mamme, bambini, vecchi, distruggendo citta' radendole al
suolo con una volonta' ripugnante (parole pronunciate
ieri dal Papa), fors'anche Gesu', in base all'assunto
della misericordia e del perdono, di cui si parla nel
Salmo 22, non ce l'avrebbe fatta a caricarsi i peccati
mostruosi di un dittatore. Ovviamente, la mia e' una
forzatura, collocata in un contesto dialettico che vuol
evidenziare la disumana mostruosita' dei crimini messi
in atto da un tale che, sicuramente, non sara' perdonato
non solo dal mondo intero ma, fors'anche, nemmeno dalla
giustizia divina.
Proprio stamane, parlando con un amico, e' stato toccato
l'argomento che segue. Sia da una parte che dall'altra,
(mi sono prefissato, come vedete, di non fare nomi di
nessun tipo, ivi inclusi quelli degli stati) ci sono
brave ed oneste persone che non vogliono la guerra e
che, purtroppo, sono costrette a subirla a causa di
poche persone prive di cervello. A questo proposito,
come dico spesso, oggi non funzionano piu' sia le
democrazie che le dittature: esse hanno un denominatore
comune, e cioe' l'interesse di pochi a danno di milioni
e milioni di cittadini impotenti ed indifesi rispetto a
dei prepotenti che non sentono ragioni se non quelle del
potere e dei soldi. Punto e basta. Forse esiste solo una
differenza fra dittatura e democrazia: in quest'ultima
esiste ancora la liberta' di parola che, peraltro, non
vale niente, perche'. all'apice dei governi non esistono
onesta' intellettuale ed intelligenza.
Ergo, al di la' delle dittature che saranno per fortuna
destinate a fallire nel medio-lungo termine, anche nelle
democrazie, finisce per esserci il governo dei potentati
economico-finanziari, alla faccia dei cittadini seri ed
onesti.
Di fronte a tutto cio', che fare ? Reagire non e'
possibile ed al popolo non resta che tacere ed
accontentarsi. Ho letto oggi una frase di un collega che
mi ha colpito come giornalista, anche se quasi tutti i
santi giorni cerco con forza di praticare il senso
civico, Eccola :
a noi non hanno fornito le armi, ma combattiamo
quotidianamente usando l'alfabeto.
Ogni spiegazione appare superflua.
Arnaldo De Porti - Belluno-Feltre
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Arnaldo De Porti
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