FELTRE, IL BOSCO AVANZA E SOFFOCA, MENTRE LE ISTITUZIONI STANNO A GUARDARE SENZA ATTIVARSI !
Da
molti anni, da sempre inascoltato, interesso le
Istituzioni, in particolare la forestale di Belluno e
Feltre, ma anche la Regione Veneto, ricordando che oggi
la forestale costituisce un unico corpo con l'Arma dei
Carabinieri, sul progressivo avanzamento dei boschi che,
in alcuni posti come Feltre, stanno invadendo il
contesto urbano, specie delle frazioni, soffocando gli
abitanti tanto da permettere persino ai caprioli di
entrare in... garage, come ho riferito poco tempo fa ad
un alto esponente dei Carabinieri nel corso di un
convegno a livello nazionale nella mia provincia,
precisamente presso il Centro Spirituale Papa Luciani di
Col Cumano (Bl). La risposta e' stata demandata alle
leggi regionali a cui piu' volte mi sono rivolto senza
ottenere nemmeno un cenno educativo di risposta. A suo
tempo, mi ero rivolto persino alla Polizia Municipale di
Feltre allo scopo di fare un'ispezione per poi far
rispettare una legge regionale, e cio' per un intervento
volto a far fare pulizia di un bosco di un confinante
che invadeva la mia casa, ma detta istituzione, un
tantino seccata, ha risposto che non e' compito suo e
che, per far rispettare i propri diritti, bisogna
rivolgersi ad un avvocato. Come dire che le Istituzioni
servono solo per scaldare le sedie, alias il banco, si
diceva come quando eravamo a scuola ?
Non amo fare polemiche, ma mi par di poter dire che, se
le cose nel nostro paese funzionano a questo modo, c'e'
ben poco da sperare: la situazione pre-elettorale di
adesso ne costituisce seria conferma quanto ad
operativita' istituzionale, eccezion fatta per la
poltrona nell'interesse della quale si assiste ad una
sorta di... scannamento che non depone certo a favore
della serieta' istituzionale. Ora, in loco, c'e' chi si
candida al senato per fare...battaglie ambientali con i
verdi- sinistra democratica ... (Gazzettino 24/8) ...
prima no. E' necessario essere senatori per farlo, come
sta invece facendo lo scrivente gratuitamente da non
istituzionalizzato ?
Tornando al bosco di cui a titolo, parlando ovviamente
della realta' geografica nella quale abito, ritengo
quanto mai opportuno, sollevare il seguente problema: e'
urgente e necessario che le istituzioni si adoperino per
regolamentare la vegetazione boschiva, e cio' non
soltanto in funzione della salute pubblica e del decoro,
ma anche dei pericoli connessi nel caso di incendi,
fortunali che possono determinare altri casi "Vaia", per
gli animali che si avvicinano alle case (v.foto) e
quant'altro di imponderabile, tenendo conto che il
problema climatico, in negativo itinere, potrebbe
riservare ulteriori sorprese... che non vanno
stigmatizzate con il senno di poi !!! E cio',
istituendo, se del caso, un delegato di frazione...
Va detto, a parziale attenuante di una seppur molto
evidente "latitanza" istituzionale, che la situazione
relativa all'incuria del bosco, va senz'altro ascritta
anche all'invecchiamento della gente che, almeno dalle
mie parti, dato che gran parte dei giovani preferisce
trasferirsi altrove rispetto alla montagna, non ha piu'
le risorse anche fisiche per badare al bosco al punto
che questo finisce per lambire le case e, come detto
dianzi, anche per far entrare gli animali selvatici. Per
risolvere il problema, tenendo anche conto che non si...
affoga certo nella troppa occupazione, io suggerirei
alle istituzioni di mobilitarsi, ovviamente a pagamento,
per costituire un gruppo di addetti per la manutenzione
del bosco, perseguendo cosi' un duplice obiettivo: la
cura del medesimo e la soluzione del problema da parte
di chi non puo' piu' adoperarsi in questo senso che, a
quanto mi risulta qui in loco, non si sottrarrebbe dal
decurtare parte della pensione o altro delle sue
entrate, salvo qualche eccezione di cui dovrebbe farsi
carico la comunita' nell'interesse di tutti.
Purtroppo, siamo invece abituati a prendere
provvedimenti a danno avvenuto (i recenti fortunali nel
feltrino insegnano !) per cui, ritornare sull'argomento
che mi vede impegnato inutilmente da anni e dei quali
solo madre natura mi ha purtroppo gratificato (si fa per
dire) quanto a verita' nefasta sul decorso degli eventi,
peraltro ancora in itinere, sembra inutile reiterarne la
narrazione (il Piave ed il Lago di Santa Croce sono a
secco, realta' che non sono scollegate alla sostanza del
fenomeno).
Questi eventi, e' bene ricordarlo, si manifestano
attraverso il processo interdipendente
"clima-vegetazione", per cui, anche se il ritardo e'
ormai incolmabile, la necessita' della riduzione di una
parte del danno potenziale e' quanto mai auspicabile,
pena dissesti routinari a cui madre natura ci ha
abituati, anche osservando le nostre montagne in
continuo inarrestabile sgretolamento ! Ove la Regina
delle Dolomiti, alias Cortina d'Ampezzo, con il suo
entourage dolomitico in continuo "sbriciolamento" ,
sembra abdicare ad altro tipo di censo... in chiave
geologica.
Arnaldo De Porti - Belluno-Feltre
ascolta in sottofondo La Danza del bosco di Aldo Scaglia