GLOBALIZZAZIONE...

Sono spesso costretto a soprassedere nella dialettica politica in quanto l'amministratore di Piazza Scala vuol mantenere asettico il giornale su detto argomento, ad evitare qui pro quo con i lettori che la pensano politicamente in maniera diversa. Egli ha il diritto di confezionare il giornale in base a questo principio, tuttavia, molto spesso, lo scrivente e' costretto a "recalcitrare" in quanto la politica costituisce il sale quotidiano della nostra esistenza. Qualche giorno fa ho scritto :
LO SPIRITO DELLA GLOBALIZZAZIONE SAREBBE ETICAMENTE EFFICACE, SOLO SE L'INGREDIENTE UMANO FACESSE PARTE DI QUESTO SPIRITO
Quante volte, anche sulla scia di un mio percorso di studi sulle tematiche europee e non, presso l'Isola di San Giorgio di Venezia, vis a' vis, a Piazza San Marco, ho toccato il tasto della globalizzazione, evidenziandone pregi ma anche limiti, galvanizzato da un'eta' (allora avevo vent'anni) che mi aveva preso a tal punto da immaginare, attualizzandolo sin da allora, un mondo che si scambiava beni e servizi all'insegna della pace riveniente da un miglioramento della vita da parte di tutti. Purtroppo la storia mi ha dimostrato, dandomi persino dei calci sui denti, che l'entusiasmo di allora, supportato da una visione lungimirante che non poteva non proiettarsi in una fantastica soluzione dei problemi nell'interesse dell'umanita', mi ha invece tradito, e non poco (Ucraina docet, per citare l'ultimo inganno).
Oggi, e' inutile fare come gli struzzi, siamo in piena guerra, una guerra "speciale", la cui specialita' non ha niente a che vedere con la denominazione datagli da Putin, ma dal fatto che potrebbe essere l'ultima del pianeta, insomma terza guerra mondiale e non piu' quarta per motivi che sarebbe retorica ripeterli. Un fidato di Putin ha detto ieri che, se interviene la Nato, la Russia adoperera' la bomba atomica...       
Purtroppo, la gente, il popolo, le persone per bene insomma, sono tutti contrari alla guerra, anche gli stessi russi (ieri professori ed alunni di un'universita' russa hanno sottoscritto un documento contro la guerra, mentre in uno studio televisivo russo, durante un tg, e' sbucato fuori all'improvviso un giornalista facendo la stessa affermazione dei professori e studenti universitari a cui ha fatto seguito l'arresto immediato).
Tanti piccoli fatterelli che sicuramente avranno motivo di svilupparsi anche con il sangue in quanto nel XXI secolo ogni dittatura non ha piu' alcuna ragione di esistere.
L'omologo cinese di Putin, Xi Jinping, l'ha capito benissimo e, gradualmente con "intelligenza dittatoriale", sta muovendosi in maniera diversa dalla Russia tenendosela buona: egli si dimostra aperto agli eventi, senza scontrarsi appunto con Putin nella convinzione di poter mettere piede anche in Russia. Del resto, noi occidentali ancor oggi non abbiamo riflettuto abbastanza sul fatto che la Cina, ancor prima che Putin invadesse l'Ucraina, lo ha anticipato invadendo non solo l'Italia, ma anche tanti altri paesi attraverso altre strategie piu' tranquille: in Italia, tanto per parlare di cose di casa nostra, la Cina e' gia' di casa: negozi, ristoranti, bar, barbieri ed industrie manifatturiere varie parlano cinese. Il discorso sarebbe lungo e non puo' essere trattato in questa sede.
Insomma, in sintesi, i buoni propositi della globalizzazione (che io ancora condivido al cento per cento) oggi si stanno scontrando con quell' "ingrediente umano" negativo citato a titolo che, alla faccia della democrazia, parla con le armi soverchiando l'umanita' che, contando ancora sulla globalizzazione, tuttora ambirebbe a vivere sulla base dei principi per i quali detta globalizzazione ha avuto i natali.
Mi spingo a dire, e di questo ne sono certo, che non ci sara' un accordo fra Russia ed Ucraina (i negoziati tutti si sono rivelati, come era prevedibile, un bluff per allungare i tempi del conflitto per rifornirsi) e che, purtroppo, anche le varie Nato, Usa, EU ed altri, dovranno... solidificarsi.
Interrogativo orrendo anche a pronunciarsi, ma quale sarebbe un'altra via ? E cio', in attesa che, campa cavallo, anche gli studenti russi presso le universita' occidentali, mettano allo scoperto l'ignoranza dei loro padri, in aggiunta a quel po' di buono (invero troppo poco altrimenti non saremmo arrivati a questo punto) che c'e' in Occidente !
Ovviamente, questo e' un mio pensiero che, al di la' di ogni condizionamento mediatico, mira ad aprire gli occhi a tutti.

Arnaldo De Porti - Belluno Feltre
 

ascolta in sottofondo Checco Zalone - La globalizzazione

 

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