PENSIERI MATTUTINI DI UN COLLEGA COMIT CHE SI ERA ILLUSO DI MORIRE IN PACE
Stamattina mi son svegliato, sentendo alla radio "Bella
ciao", canto partigiano che ieri, festa della
Liberazione, ha inflazionato tutti i mass-media, ma la
mia sveglia questa volta non aveva niente a che vedere
con la Liberazione, ma semplicemente con una riflessione
che, ad una certa eta', facciamo tutti: "il domani come
sara'" ?
La risposta che, per me non e' una novita', mi ha fornito
una panoramica futura, ma non troppo futura, di un mondo
che, per sopravvivere, dovra' continuare a sfornare
regole fino al soffocamento, regole che vengono "confezionate" a seconda degli interessi di chi le
stabilisce. Anche dando per scontato che dette regole
vengano stabilite nel rispetto di una vera democrazia,
l'egoismo umano inevitabilmente le soverchiera' per
perseguire un tornaconto specifico, e cio'
destabilizzando in parte o in toto il contesto
socio-esistenziale. Realta' questa che, alla faccia di
ogni regola, ha provocato in passato ed anche oggi,
guerre di ogni tipo: quella in Ucraina non riguarda
l'Ucraina (non e' un gioco di parole) ma una conflittualita' latente fra gli Stati Uniti e la ex
Unione Sovietica anche se, per quest'ultima non si puo'
parlare certo di democrazia, atteso che, per interesse
sia da una parte che dall'altra, si sarebbe comunque
arrivati a questo, come in effetti sta avvenendo.
A questo proposito mi sono venuti in mente fatti
pregressi riguardanti il petrolio, fatti nati ed
alimentati con la scusa di esportare democrazia in
luoghi ove c'era e c'e' dittatura, convinto come sono che
la democrazia non si potra' mai perseguire con le armi ma
semplicemente, come uso dire io, con il "contagio
umano". Infatti e' il popolo stesso che, maturando,
magari dopo lunga oppressione, scopre che la liberta' e'
altra cosa rispetto alle costrizioni, tanto da dover
optare necessariamente per il sistema migliore. E di
cio', man mano che passano gli anni, tutti ce ne stiamo
accorgendo: le libere universita' vengono frequentate
dalle nuove generazioni degli autocrati, tanto da poter
ipotizzare che, col passare degli anni, le stesse
dittature finiscano per auto annientarsi. E, a mio
avviso un primo esempio lo avremmo proprio attraverso la
Russia, magari con l'intervento indiretto della Cina. La
quale, pensandoci un po', ha uno smalto diverso rispetto
alle ex Repubbliche Sovietiche: il DNA della Cina,
almeno dalle mie conoscenze, non e' mai stato
guerrafondaio al contrario della Russia, per cui e' molto
ipotizzabile che, con il pretesto dell'Ucraina,
l'imperialismo Cinese possa fagocitare la stessa Russia.
Alla luce di quanto sopra, e' prevedibile che, sia pur
con il supporto di una mentalita' diversa rispetto a
quella di noi occidentali, sia possibile trovare una
forma di accettabile dialettica esistenziale con il
cosiddetto Impero Celeste: del resto, cosa che non si
dice mai, la Cina ha gia' fatto una invasione silente
anche in Europa come lo attestano i moltissimi cinesi
che pullulano nelle nostre realta' economiche ormai da
molti anni, realta' ottenuta non certo con l'uso delle
armi come si e' prefissato di fare la Russia, ma anche
con vari investimenti.
Se mi e' concesso di immaginare il futuro, vorrei dire
che, ad un certo punto, anche i grossi blocchi dovranno
decidersi se sara' conveniente vivere o morire.
Di certo, governare il mondo sara' cosa sempre piu' ardua
in quanto, alla base di tutto ci sara' il maledetto
interesse capace di deteriorare comunque il senso della
democrazia. Altre previsioni non le vedo all'orizzonte
per cui dal piedistallo della mia veneranda eta' che mi
assegna di diritto una sorta di immunita' anche nel
beffeggiare i vari leader di questo mondo, non posso che
immaginare un prosieguo all'insegna della costruzione di
antidoti, buoni o belli che siano, progettati all'ultimo
minuto: insomma, di volta in volta, per distruggere un
veleno se ne costruira' un altro al fine di addivenire ad
un equilibrio fra veleni.
Mi fanno paura le testate nucleari in possesso degli USA
e Russia, armi che, malgrado ne sia stato vietato l'uso,
continuano ad essere non solo menzionate, ma anche in
parte usate. Non vorrei che con il pretesto
dell'Ucraina, si prendesse in considerazione questo
micidiale strumento come e' stato ipotizzato da un
esperto militare ieri sera nel corso di una trasmissione
televisiva.
Scusandomi di aver parlato a ruota libera, forse anche
senza un nesso fra i vari argomenti, io penso che, di
questo passo, la nuova era dovra' o potrebbe essere
vissuta alla giornata.
Arnaldo De Porti - Belluno-Feltre
ascolta in sottofondo Bob Dylan - Masters of War