TROPPE TRANSUMANZE SCIENTIFICHE, POLITICHE, ECONOMICHE, CHE NON DEPONGONO A FAVORE DI CHI TRANSUMA... SCONCERTANDO E DEVIANDO FORTEMENTE LA PUBBLICA OPINIONE
Non e' la prima volta che mi occupo dell'argomento a
titolo con il rischio di ripetermi, tuttavia il "repetita
iuvant" mi da una mano per continuare ad interrogarmi
sulla metamorfosi totale o parziale delle professioni e
dei prodotti sanitari che investono l'era in cui stiamo
vivendo.
Premetto che lo scopo di queste mie
constatazioni-osservazioni consiste nel richiamare gli
Istituti Superiori di Sanita' (li chiamo cosi' per
raggruppare in generale il contesto all'apice in quanto
non saprei fare meglio) sull'urgente necessita' di
informare su cio' che e' vero e cio' che e' falso con
riferimento ai diversi prodotti sanitari che vengono
reclamizzati sui social ed altrove fino a far dire certi
produttori che la medicina ufficiale inganna di
proposito per favorire lo sviluppo delle grandi case
farmaceutiche, aspetto che, se non vado errato, si e'
sviluppato in maniera a mio avviso piu' accentuato e
discutibile dopo il Covid. E mi spiego in appresso
corredando qualche esempio anche con nomi molto
conosciuti soprattutto per il continuo bombardamento
mediatico contestuale alla pandemia.
Delle transumanze politiche in senso stretto trovo
inutile scrivere in quanto chi mi legge ne sa quanto e
piu' di me, per cui preferisco parlare del mondo
sanitario citando anche qualche nome, peraltro gia'
enfatizzato a iosa dalla stampa. Mi limiterei solo a
dire che mi pare troppo sportivo passare dalla medicina
alla politica... e, per qualcuno, anche scomparire
definitivamente dalla scena. Infatti, salvo errore,
tutti i virologi hanno fatto parlare di se anche in
chiave politica... senza nulla togliere alla loro
professionalita', cosa peraltro legittima.
Entro subito sull'argomento dicendo che e' di oggi la
notizia, via social, che uno studente avrebbe scoperto
un antidoto per il diabete tant'e' che esso sarebbe gia'
stato messo in vendita, con lo sconto, 44 euro anziche'
88, solo via social, e cio' alla faccia delle fastidiose
iniezioni di insulina e dei tanti... soloni della
medicina. E chi deve informare, tace...
Leggo sempre via social, che alcuni medici dicono che la
prostatite si guarisce in due tre giorni e che gli alfa
bloccanti non servono a niente, tant'e' che la stessa
Germania qui vicina deride... i nostri metodi
antidiluviani. E chi deve informare, tace...
C'e' chi, come dice una seria ed autorevole casa
farmaceutica, che con il suo prodotto si sconfiggono in
un colpo solo colesterolo, glicemia e valori di
circonferenza addominale riequilibrando tutti i
parametri metabolici. Ma si continua a fronteggiare il
colesterolo con le "statine" che, nel breve termine,
porterebbero alla morte... E chi deve informare,
tace...
C'e' chi, come il Prof. Bassetti di Genova che,
reclamizza un suo prodotto, denominato "Cardione",
d'accordo anche la nota prof.ssa Ilaria Capua, col quale
si puliscono tutti i vasi sanguigni fino alla
possibilita' di poter campare fino ad oltre 120 anni...
E chi deve informare, tace... .. non sottacendo che
detta aspettativa di vita era stata derisa quando la
diceva in tv un giornalista di nome ... Adriano
Panzironi... (il che e' tutto dire stante il fatto che
il giornalismo ha poco a che fare con la medicina).
Insomma, leggendo non solo sui social, anche per penna
di autorevoli medici che si firmano, pare che tutto cio'
che riguarda colesterolo, glicemia, prostatite,
circolazione sanguigna, e tant'altro, voglia essere
mantenuto ad evitare contraccolpi sui bilanci della
varie case farmaceutiche quando invece, con pochi euro,
sarebbe possibile rimediare facilmente a tante
patologie.
Detto questo in sintesi, ma nell'intento di rendere
chiara la sostanza del contenuto, se vuoi anche con
qualche inesattezza dovuta al fatto che non sono un
medico, io solleciterei chi di dovere a muoversi con
urgenza allo scopo di far conoscere alla pubblica
opinione tutto cio' che e' business rispetto
all'efficacia dei prodotti sanitari, non dimenticando il
rischio verso il quale incorre la societa' di fronte a
pubblicita' fasulle. Non basta infatti differenziare il
prodotto con la scritta "dispositivo medico" oppure non
precisarlo affatto come si sta facendo oggi.
Altrimenti si gioca sull'ambiguo. Anche da parte di chi
sapendo, tace.
Arnaldo De Porti
Belluno Feltre
ascolta in sottofondo
Angelo Branduardi -
L apprendista stregone