Attualita'
GIOVANI OGGI CON..... JEANS STRAPPATI E SMARTPHONE INSEPARABILI RIGOROSAMENTE APPRESSO.....


di Arnaldo De Porti

 

 

Durante le feste di Natale ho ricevuto la visita della mia meravigliosa nipotina quindicenne e, lo confesso, dovendo fare il moderno per non apparire il "venerando" che sono, ho deglutito la visione di un abbigliamento che, se  mio padre (non dico mio nonno) l'avesse visto, sarebbe rientrato dove, purtroppo,  riposa ormai da qualche tempo.

Oltre all'abbigliamento assai  "sui generis", le mani di detta mia nipotina (e meno male che l'essere umano  ne ha solo due) le ho viste ininterrottamente occupate nel maneggiare il telefonino con velocita' e frequenza tali che nemmeno gli operatori della Telecom sono soliti fare per professione. Anzi, io penso che se gli operatori Telecom operassero alla velocita' di mia nipote, il servizio pubblico andrebbe a meraviglia. Il fatto che, a furia di usarli,  poi  si siano rotti, per comprensibile usura, persino i fili del carica-batteria la dice piuttosto lunga....

Ma io devo essere moderno per stare al suo livello e quindi non sfigurare correndo il rischio di essere scambiato per un.... Matusa.

Ed allora l'ho buttata sulla dialettica scherzosa per vedere se, dalle mie scherzose battute, ne sarebbe uscito qualcosa di.... rimediabile  almeno nel medio termine.  Ed invece no.  Peggio "el taccon  chel sbrego".

Infatti, quando ho visto indosso  i  "jeans"  talmente strappati  al punto da pensare che  il  "mocio Vileda" per lavare i pavimenti  forse non si scosta poi molto da essi, ho voluto fare dello spirito per stare ai tempi.

"Ma non prendi freddo attraverso tutti quei buchi dei jeans, tra l'altro tutti sfilettati da sembrare degli stracci vecchi "?     No, e' stato la risposta, sono bellissimi  e grazie che me li hai comperati..

Allora ho pensato alla mia povera madre che, quando vedeva anche un impercettibile buchino sui calzini, li aggiustava con ago e filo in modo che non si vedesse niente....

Alla fine, quando l'ho accompagnata al bus per rientrare a casa, ho fatto la seguente boutade : " Vuoi che ti metta un pezzo di giornale sotto i buchi dei jeans ad evitare che tu prenda freddo...."  La risposta e' stata questa. "Dai nonno, tu hai sempre voglia di scherzare...."

Detto questo sull'abbigliamento che, sia pur a fatica, ho cercato di metabolizzare, anche lo smartphone  meriterebbe una qualche parola. Infatti, con tutto l'amore che nutro verso questa nipotina quindicenne, ho notato che piu' dell' 80%  del tempo  durante il quale siamo rimasti insieme, e' stato utilizzato per chattare, fotografare, ecc.ecc. con frequenza tale che, a mio avviso, mi fa pensare  sommessamente che ove questa malata societa' non corra ai ripari, finira' per costruire un mondo dalle prospettive imponderabili, anche e soprattutto con riferimento alla salute psico-fisica.

Che fare ?

Arnaldo De Porti




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