C'era una
volta.....
la donna nel lavoro in banca dagli anni '60 a oggi
E'
proprio il caso di usare questo "incipit", perche' molti anni
sono trascorsi da quel 15.7.1963, giorno in cui e' iniziato il mio
impiego alla Comit.
Il personale nella mia Filiale era prevalentemente maschile (35
elementi circa), di cui solo due donne all'Estero/Merci ed all' Uff.
Personale, piu' "grandi" di me e, conseguentemente, io sono stata
considerata, per qualche tempo, la mascotte.
Durante l'orario di lavoro, per noi donne, era d'obbligo il
grembiule nero (che usavano anche i Commessi), e ci venivano forniti
dalla Banca stessa, se non sbaglio, una volta all'anno. Per gli
uomini era d'obbligo indossare giacca, camicia e cravatta durante
l'orario di sportello, anche durante i mesi estivi.... e non
esistevano condizionatori d'aria.
Erano tempi ben diversi dagli attuali e tutti eravamo un po' meno
disinvolti (direi imbranati) di quanto siano oggi. L'ambiente era
buono, educato e collaborativo e tutti, ma proprio tutti,
applicavamo l'obbedienza ( ed anche la deferenza) verso i superiori.
Il C.S.E. era il deus ex machina del Servizio Esecutivo e la
Direzione, al piano superiore, era il sancta sanctorum della
Filiale, ove anche gli Addetti beneficiavano del nostro piu' totale
rispetto. Quando uno di loro scendeva al nostro ufficio per avere
una Posizione (mod. 250 o 255 ?) di un cliente, cessavamo
immediatamente cio' che stavamo facendo, per facilitare loro nel
piu' breve tempo possibile (lo chiedeva il "Direttore"). A ricordare
questi fatti mi torna in mente il rag. Fantozzi, che, peraltro, e'
stato inventato dall'osservazione del vivere quotidiano di
quell'epoca.
Dopo pochi mesi dalla mia assunzione sono diventata maggiorenne
(all'epoca 21 anni) ed ho avuto una maggiorazione di stipendio, con
relativi arretrati, per accordi sindacali ed ancora, qualche tempo
dopo, ci venne riconosciuta la parita' di stipendio con gli uomini
(evviva, ce l 'avevamo fatta...).
Ho iniziato il mio lavoro con la Audit 623 Olivetti a banda
perforata per le operazioni di c/c ( fino a 4 mesi prima il collega
che io ho sostituito registrava le operazioni ancora a mano), mentre
per i Cedenti doc., DCT glob. 1 e 2 e Libretti a Risparmio facevamo
tutto manualmente con quadratura serale quotidiana per i movimenti
effettuati sui Libretti Risp. ...molte ore trascorse in
straordinario..mai remunerate.Dopo il mio matrimonio nel 1967 (sono
stata la prima donna della mia Filiale a compiere questo passo senza
dover presentare la lettera di dimissioni...si usava cosi'... ahinoi
), sono "salita" ai Servizi di Direzione/ Uff. Informazioni ed
affiancata alla collega del Personale. Dovevo "imbottire" le
cartelle con le informazioni relative alle cambiali presentate dai
clienti per gli Sconti, registrare i protesti emessi sul bollettino
della CCIAA, smaltire le richieste di informazioni e visure
richieste dalle Filiali o dalla clientela. Inoltre davo una mano
alla collega per l'imbustamento degli stipendi pagati ogni 27 del
mese in contanti, previo prelievo dalla Cassa. Alla consegna delle
"buste" eravamo sempre gratificate da grandi sorrisi da parte dei
"nostri Bancari". Dopo anni siamo passati all'accredito in c/c,
mooooolto piu' veloce e pratico.
Si sono susseguiti diversi personaggi nell'ambito dei colleghi per
trasferimenti , pensionamenti e, purtroppo, anche per decessi. Ogni
volta e' stato un coinvolgimento da parte mia...... ho il difetto di
affezionarmi alle persone, figurarsi a coloro coi quali ho trascorso
piu' tempo ( da sveglia) che con i miei cari.
La nostra Filiale si e' espansa molto (ag. ValleMosso gia'
esistente, Vercelli e ag. 1) con conseguente aumento dei colleghi
"nostrani" e carico DC, in istruzione o missione. L'ambiente e'
sempre stato buono ed i rapporti tra di noi cordiali. Ho molta
nostalgia del mio periodo lavorativo. Nel corso dei miei 35 anni di
appartenenza alla grande famiglia Comit ho incontrato tante persone
con le quali si e' creato un buon rapporto di amicizia. Sara',
forse, anche per il mio carattere, ma ho avuto pochi momenti
negativi con qualche "personaggio".
Nel 1970 e' nata mia figlia e sono tornata al lavoro dopo 3 mesi
....i tempi della gravidanza e del parto erano 2 mesi ante e 3 mesi
post...ora le donne sono piu' cautelate in questo periodo cosi'
importante della vita.
Prima dell'avvento del fax e della telescrivente, la mia Olivetti 44
e' stata sostituita da una sua sorella piu' evoluta, la Diaspron 82,
poi da una macchina elettrica ed infine dalla A400 Olivetti,
strumento delle meraviglie. Potevamo scrivere, cancellare, inserire,
memorizzare, copiare, tenere in memoria ecc., tutte operazioni che
prima non potevi fare, con maggior dispendio di tempo ed anche
"dimenticare" per sempre la carta carbone.
In tutti questi miei anni lavorativi trascorsi, conservo un buon
ricordo di volti, battute, modi di fare, personalita', che si sono
avvicendate nel corso del tempo. Una sola cosa mi e' dispiaciuta..
che noi donne, pur lavorando come e, forse, meglio dei colleghi
uomini, siamo rimaste "al palo" e solamente, molto piu' tardi, e'
arrivato il riconoscimento. Non sono femminista, sono per la parita'
delle responsabilita': le donne svolgono gli stessi lavori degli
uomini con una caratteristica in piu': sono piu' pratiche. Sono
contenta per le colleghe dei giorni nostri che hanno ricevuto le
meritate competenze e, quindi. anche maggior visibilita'.
Tornando al periodo lavorativo..... l'affetto, l'amicizia, la
fiducia di coloro coi quali ho vissuto parte della mia vita mi
mancano....quando ci si rivede o ci si risente e' per me come una
carezza al cuore e, sono sicura, e' reciproco.
Scrivendo queste righe, ricordando la "mia Banca" e confrontandola
con quella attuale mi sembra di essere vissuta tra la 1a e la 2a
guerra punica tanta e' stata l'evoluzione.
La cosa piu' importante, pero', e' che Mamma Comit (come veniva
chiamata da noi) ci ha dato la possibilita' di vivere dignitosamente
e di incontrare tante persone diverse.
Ogni persona che incontriamo rimane con noi e noi rimaniamo con lei,
anche se in minima parte...ma rimaniamo: per me e' una cosa
splendida.... siamo tutti "Umanita'".
Grazie Comit, grazie Colleghi tutti ed auguri a quelli attuali,
soprattutto alle Colleghe di oggi, di ricevere cio' che meritano ( e
che io ho ricevuto in altri tempi e ne sono felice).
Graziella Accio
Banca Commerciale Italiana - Filiale di Biella
ascolta in sottofondo Ornella Vanoni - Senza fine (1961)