A  SPASSO  PER  FELTRE  ANTICA
di A
lfredo Izeta



Anche quest'anno ho visitato Feltre, cittadina nei pressi del capoluogo Belluno, questa volta in maniera approfondita per cercare di capirne l'essenza: mi ha fatto da guida Arnaldo De Porti, ottimo conoscitore del centro abitato e dei dintorni..
"Municipium" romano di una certa importanza in quanto ubicato sulla via Claudia Augusta, sino al 1404 e' stata terra di conquista, prima dei barbari nell'alto medioevo, poi di varie casate laiche e vescovili.
Dall'inizio del XV secolo e' passata alla Repubblica di Venezia per poter usufruire della protezione della Serenissima: come d'uso, Feltre e' punteggiata da bassorilievi e statue di leoni alati, simboli veneziani che ricordavano agli abitanti chi era il "padrone" qui.
Dal 1797 e' subentrato Napoleone Bonaparte e successivamente l'Impero Austro Ungarico (nel 1861 l'imperatore Francesco Giuseppe donava un organo di Giovanni Battista De Lorenzi al magnifico santuario dei Santi Vittore e Corona, di cui parlero' piu' avanti) per entrare a far parte del Regno d'Italia nel 1866.
La parte piu' significativa della citta' e' quella racchiusa in una cinta muraria medievale che molte volte era riuscita a bloccare l'invasore del momento. Questa sorta di cittadella, risparmiata dalle ingiurie del tempo,  e' abbarbicata sul Colle delle Capre alla cui sommita' sorge il tetro castello di Alboino (VI secolo): intorno all'edificio si susseguono palazzi medievali di pertinenza della parte patrizia della popolazione, quasi tutti in discreto stato di conservazione (solo una minima parte  e' caratterizzata da uno stato di decadenza ascrivibile probabilmente all'eccessiva parcellizzazione delle proprieta' determinata dalle successioni e alla mancanza di opere di mantenimento/ristrutturazione diventate ormai insostenibili a causa dei costi astronomici).
Alla parte antica si accede soprattutto dalla Porta Imperiale (la principale) e da Porta Oria, situate alle due estremita' dell'abitato e separate da almeno un chilometro di strada interna, oltre alla Porta Pusterla incastonata nelle mura. Da segnalare che nelle mura si aprono altri accessi di ridotte dimensioni che conducono anch'essi alla cittadella.
Particolare importante: il Duomo (del X-XI secolo la cripta su preesistenze di epoca romana: sotto il sagrato si sviluppa infatti un'area archeologica - ora chiusa alle visite a causa della pandemia di Covid - che conserva resti monumentali di epoca romana e medievale) ha assunto la sua forma attuale nel XVI secolo, dopo essere stato devastato da un incendio appiccato dalla soldataglia dell'imperatore Massimiliano d'Asburgo, agevolata dal fatto che la chiesa si trovava fuori dalle mura.
Vi lascio ora alla galleria di fotografie, che tuttavia possono fornire solo una modesta interpretazione di Feltre antica in quanto ritengo che le rassegne fotografiche possano solo stimolare a visitare i vari siti: capirli e' invece riservato a chi decide di vederli di persona.
Alfredo Izeta (Finale Ligure)


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ascolta in sottofondo Musica nel Medioevo, il tempo dei castelli e dei trovatori

 

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