parliamo di musica
di Claudio Santoro
Quando i Beatles erano
cinque
Paul Mc Cartney, George Harrison, John Lennon e Ringo Starr. E chi
e' che non conosce la formazione dei Beatles, la band che agli inizi
degli anni '60, inserita nella "swinging London", ha
alimentato i prodromi del '68 ed ha contribuito ad un radicale
mutamento dei costumi sociali e culturali della seconda meta' del
secolo scorso?
Pero' forse non tutti sanno che i Beatles all'inizio erano cinque e
non tutti sanno chi siano Pete Best e Stuart Sutcliffe.
La band all'inizio si chiamava "The Quarrymen" (gli uomini delle
cave) ed era nata dal nocciolo duro di Lennon e McCartney, due
talenti che in stridente sinergia ne hanno costituito il geniale
motore creativo.
Nati sull'onda di un complesso scolastico e adolescenziale, ben
presto diventano famosi sulla scena del Mersey Beat, dal nome del
fiume che sfocia nella citta' portuale di Liverpool.
Dopo le esibizioni al "Cavern" trovano un ingaggio che li conduce ad
Amburgo, un'altra citta' portuale.
Grazie all'aiuto fondamentale del concittadino Brian Epstein,
ottengono un contratto con la londinese Parlophone e conoscono
George Martin, persona fondamentale nella crescita musicale del
quartetto.
Ma, come si diceva all'inizio, in realta' i Beatles erano un
quintetto con Pete Best alla batteria e Stuart Sutcliffe al basso.
Il secondo e' prematuramente scomparso a soli 22 anni, per un tumore
al cervello. Anima inquieta e dotata di grande sensibilita'
artistica, era un ragazzo estremamente avvenente anche se dotato di
scarso talento musicale. La pittura e la fotografia erano le sue
vere passioni e, grazie anche ad una relazione con la fotografa
tedesca Astrid Kirchner, conosciuta proprio ad Amburgo, decise di
abbandonare la band.
Altra sorte tocco' al povero Pete Best, tutt'ora vivente, che, dopo
aver condiviso i duri anni di gavetta con i Beatles, venne
ignominiosamente scaricato proprio nel momento in cui questi stavano
per diventare famosi in tutto il mondo. Fu George Martin, non
convinto delle qualita' di Best come batterista a imporne la
sostituzione con Ringo Starr. Gli altri non esitarono ad
abbandonarlo.
Una vicenda da "sliding doors" impressionante. Pete Best dovette
lasciare i Beatles e affrontare diversi anni come travet all'Ufficio
di Collocamento di Liverpool; Ringo Starr si trovo' catapultato nel
momento giusto in una vicenda di vita che lo rendera' ricco e
famoso.
Per chi volesse saperne di piu':
"Quando ero un Beatles" - Giampiero Orselli - Theoria Editore
"Summer of Love" - George Martin - Coniglio Editore
Claudio Santoro (Lecco)
ascolta in sottofondo
The
Quarrymen - In Spite of All The Danger