parliamo di musica
di Claudio Santoro
ADRIANO
CELENTANO
Un
ecologista della prim'ora.
In tempi recenti si e' parlato molto di Adriano Celentano, vuoi per
il raggiungimento degli ottant'anni di eta', vuoi per il flop della
produzione del suo "Adrian", il fumetto animato che in televisione
ha destato non poche perplessita'.
Ma del Celentano ecologista vale la pena parlarne, considerato che
la sua vena ambientalista risale sin dalla sua esibizione sanremese
nel lontano 1966, quando canto' l'evergreen "Il ragazzo della via
Gluck" che parlava della sua infanzia nella periferia milanese,
della sua famiglia di origini pugliesi trapiantata al Nord. Il testo
era di Luciano Beretta, che ha conosciuto anche notorieta' come
poeta dialettale milanese e scrittore, oltre che paroliere per
canzoni di musica leggera.
Parlare di ecologia oltre mezzo secolo fa era indubbiamente
originale e bizzarro e non sempre si veniva compresi, tant'e' che
Giorgio Gaber beffardamente gli rispose con un'altra canzone, dove
elogiava il progresso, la costruzione di case e i bagliori della
citta' metropolitana contrapposte alla noiosa quiete campagnola e
bucolica.
Ma la vena ambientalista di Celentano non e' stata affatto
sporadica, ma un filone che ha perseguito con costanza con l'andar
degli anni. Pensiamo a "Un albero di trenta piani" del 1972, dove ai
grattacieli e alla cementificazione lui rispondeva con un albero
colossale e un inno alla natura, oppure ai suoi interventi
televisivi contro la caccia nel suo sbrindellato e helzapoppiano
"Fantastico" (1987) che ha fatto epoca.
Anche la filmografia e' stata ispirata ad aspetti di valorizzazione
della natura, del vivere semplice come il suo "Serafino" (1968),
diretto da un maestro come Pietro Germi oppure al visionario "Yuppi
Du" (1975) interamente scritto, diretto e interpretato dal
Molleggiato. I richiami contro la civilta' industriale,
l'inquinamento, le automobili e la devastazione dell'ambiente sono
ben presenti.
L'artista milanese ha sicuramente molte facce: cantante, attore,
polemista, conduttore, autore e spesso divide chi l'ascolta, tanto
che si passa da un'ammirazione a tutto tondo a una denigrazione
assoluta. Nel mezzo di una lunga vita artistica le contraddizioni
non mancano, ma sulla genuinita' del suo amore per la natura e
l'ambiente ci si puo' scommettere.
Claudio Santoro (Lecco)
ascolta in sottofondo
Adriano
Celentano - Un Albero Di Trenta Piani