parliamo di musica
di Claudio Santoro

Pino Daniele
La creativita' di Napoli che invade il mondo.

Le melodie di Napoli sono famose in tutto il mondo e hanno valorizzato e fatto conoscere la musica italiana. Basterebbe citare "O sole mio", conosciuta ed interpretata a livello planetario.
Pino Daniele, a pieno titolo, s'inserisce in questa tradizione melodica, che ha saputo innervare con blues, rock, jazz e sonorita' latine, utilizzando nei testi, soprattutto agli inizi della sua carriera, la lingua napoletana, in modo innovativo e geniale.
Negli anni "70 Napoli e' un vulcano di creativita' e di contemporaneizzazione della musica partenopea: Edoardo ed Eugenio Bennato, Enzo Avitabile, James Senese, Napoli Centrale, la Nuova Compagnia di Canto Popolare, Giuseppe Barra, Roberto De Simone sono artisti che, a vario titolo, esprimono una Napoli non piu' da cartolina, fornendo nuovo sangue ed energia alla Napoli "classica".
Raccogliendo la contaminazione della Napoli "americana" (James Senese e Mario Musella ne sono prototipi), senza rinunciare al napoletano, vengono sfornati pezzi dall'indubbio spessore tecnico e musicale, a cui si aggiungono testi elegiaci e, a volte, di non facile comprensione per chi vive al di fuori di Napoli.
Il successo arriva nel 1977 con "Terra mia" un LP che contiene "Napule e'". La produzione musicale, sostenuta da validissimi collaboratori (alle percussioni basterebbe citare Tony Esposito e Tullio De Piscopo), e' di qualita' elevatissima e si contamina con jazz, rock, blues e sonorita' tipicamente mediterranee. Pino Daniele e' stato anche un creatore di colonne sonore, a partire dalla stretta collaborazione con un altro grande napoletano, come Massimo Troisi (citiamo solo "Quando").
Gli anni ottanta e novanta sono segnati da collaborazioni con vari artisti che vanno da Eros Ramazzotti e Jovannotti a Pat Metheny ed Eric Clapton fino a Luciano Pavarotti.
In questa fase viene abbandonato spesso il napoletano per esprimersi in italiano.
Il 4 gennaio 2015, a meno di sessant'anni, i problemi cardiaci di cui da tempo soffriva (come l'altro grande Massimo Troisi) lo stroncano. Ci lascia una vasta produzione musicale, con pezzi di assoluta eccellenza, e il ricordo di un artista amato non solo dalla sua Napoli, ma da tutta l'Italia.


Claudio Santoro (Lecco)
 

ascolta in sottofondo
Pino Daniele - Quanno Chiove