parliamo di musica
di Claudio Santoro
Carlos Santana
Quando il rock viene contaminato dai
ritmi latini
Ci innamorammo subito di lui quando al cinema Cappello andammo a
vedere il film "Woodstock"che raccontava la storia del mega raduno
dell'agosto 1969.
"Tre giorni di pace e musica rock", vetta della cultura hippie
pacifista, dell'amore libero, ma anche intrisa di acidi e droghe.
Talmente tanta la gente che ancor oggi non si sa bene quante persone
vi parteciparono (la stima piu' prudente parla di almeno 500.000).
Nel cast strepitoso (Joe Cocker, Creedence Clearwater Revival, Jimi
Hendrix, The Who, Crosby, Stills, Nash and Young, Joan Baez e molti
molti altri) si ritaglio' uno spazio memorabile il rock latino dei
Santana, capitanati dal chitarrista di origine messicana Carlos
Santana. Il sound era unico e originale: un rock contaminato da
sonorita' caraibiche e latine; utilizzo di congas e percussioni fino
ad allora usate nel mambo, "cha cha cha", salsa, merengue e balli
latini, con al centro la chitarra virtuosistica, lamentosa e
struggente di Carlos, venata di jazz che spiccava su di un tappeto
ipnotico e suadente di percussioni afro/latine.
Corremmo subito anche ad acquistare "Abraxas" il secondo album della
band, dal titolo esoterico e misterioso, dalla copertina
oltraggiosamente sensuale. Ci trovammo dentro nove perle, con
sfumature e sonorita' diverse, pezzi che sarebbero resistiti nel
tempo, a partire dalla delicata "Samba pa ti" che ha sicuramente
contribuito all'innalzamento demografico del tempo; oppure la
misteriosa "Black Magic Woman" che due anni prima era stata incisa
dai Fleetwood Mac, ma che tutti conosciamo nella versione dei
Santana. Un'altra cover e' "Oye come va", un mambo inciso nel
lontano 1963 da Tito Puente e che le percussioni di Mike Carabello
rendevano originale e unico.
Il tutto all'insegna di un rock potente e pieno di energia, che
spingeva a ballare e a muoversi al ritmo suadente e sensuale delle
sonorita' sudamericane. L'album e' sicuramente un "unicum" nello
scenario musicale del tempo, tanto da poter serenamente affermare
che dopo "Abraxas" il rock non sarebbe piu' stato come prima.
Claudio Santoro (Lecco)
ascolta in sottofondo
Santana -
Soul Sacrifice