rubrica musicale di
Claudio Santoro

Brunori sas
Essere "indie" oggi nella musica italiana


Fare musica e vivere di musica senza apparire in TV, fare da giudice ad un talent o andare da Fabio Fazio e da Maria De Filippi oggi e' possibile?
Sembrerebbe un'impresa titanica e irrealizzabile, ma non e' cosi'.
Esiste una zona di musica italiana, definita "indie" (abbreviativo di indipendente) che si e' ritagliata un suo spazio. La fanno da padrone la musica dal vivo e la rete, ovviamente, dato che il circuito "mainstream" (televisioni e radio commerciali) difficilmente ospita questi artisti. Puo' anche capitare che qualche "indie" salti il fosso e approdi a canali che offrono ben piu' ampia visibilita' e, perche' no? migliore redditivita'. Ma questa e' un'altra storia.
In questa "Ottava nota", invece, vorremmo parlare di un artista che, pur avendo superato i quarant'anni anagrafici e i dieci di attivita', mantiene intatta la sua connotazione "indie", conservandosi integro fino al punto di auto prodursi (La Picicca Dischi) e di evitare sovra esposizioni o canali di visibilita' quando non li ritiene coerenti con la sua cifra di artista.
Parliamo di Dario Brunori, calabrese, 41 anni, mancato imprenditore, nel circuito musicale dal 2009, quattro album alle spalle, un disco di platino (vuol dire 50.000 copie vendute) con il suo ultimo lavoro "A casa tutto bene".
Innanzi tutto partiamo dal nome d'arte che e' Brunori sas (vale a dire societa' in accomandita semplice), sinonimo di ditta, ma anche di lavoro di squadra e di collettivo che e' il metodo adottato da Brunori e sperimentato negli anni di tourne'e e di concerti live che sono spesso l'unica via per raggiungere il pubblico e di sopravvivere.
La chiave espressiva e' quella di un cantautorato profondo e genuino, con particolare attenzione ai testi, mai banali o superficiali, spesso intrisi di autoironia. Non per nulla i suoi lavori si chiamano "Brunori senza baffi" come il suo tour oppure "Il cammino di Santiago in taxi" come il suo terzo album.
I temi sono radicati nella realta', nelle sue radici meridionali alle quali non risparmia graffi ("Lamezia Milano" oppure "Don Abbondio") rivelandone i limiti e le ruffianerie; oppure nella splendida "Colpo di pistola", un gioiello poetico che parla di femminicidio.
Ma qui mi fermo perche' lo scopo di questa nota e' quello di suscitare curiosita' e interesse su un nome dello scenario musicale di oggi, forse non notissimo, ma non per questo non degno di interesse o di essere conosciuti ed apprezzato.

Claudio Santoro (Lecco)
 

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Brunori Sas - Lamezia Milano