Il plagio psicologico durante lo sviluppo psico-fisico
in eta' infantile
uno sfogo, questa volta finale, di un padre verso la
figlia ultra-cinquantenne !
Da oltre mezzo secolo sto subendo,
anche ora a 87 anni, le conseguenze di un plagio pregresso, ma
continuo, esercitato da parte della mia ex-moglie nei confronti
della figlia, ora ultra-cinquantenne, realta' conseguente ad
un divorzio, che rifarei immediatamente e senza alcuna esitazione,
al quale hanno fatto seguito forme di condizionamento psicologico e
falsa persuasione perpetrate dalla madre nei confronti della figlia
a partire dalla sua prima infanzia, fino alla sua metabolizzazione
in negativo delle capacita' di pensiero e di giudizio da parte
di quest'ultima nei confronti del padre. Insomma, come purtroppo
succede spesso, certe madri sono solite strumentalizzare i figli per
danneggiare il padre, specie nel caso di separazione o divorzio. E
poi le conseguenze arrivano da "grandi"... nei confronti dei figli.
Voglio riferirmi ed "espettorare" (mi scuso per il verbo)
un'esperienza personale piu' che dolorosa, da me vissuta e che sto
tuttora vivendo, tenuto conto che ho amato mia figlia fin dalla
nascita ma che, malgrado il tanto amore e le tante ed ingenti
risorse datele che ora lei dimentica, tutto cio' veniva
continuamente osteggiato con falsita' ed atti mostruosi da parte
della madre, atti anche di gravissima efferatezza delinquenziale nei
confronti della mia stessa salute e della continuita' del lavoro,
realta' queste che, a furia di ripeterle, sono diventate "verita'"
per chi, naturalmente, in eta' infantile, le immagazzinava giorno
dopo giorno in una psiche in via di sviluppo tanto da farle poi
consolidare, mentre ora sta cercando inutilmente di combattere una
derivata palese frustrazione psicologica mischiata ad altri motivi
familiari personali riconducibili alla sua nuova famiglia, realta'
che, nel caso di specie, la induce sempre alla ricerca di un capro
espiatorio, identificabile nella figura del padre, bersaglio piu'
importante ai fini di uno sfogo, cosi' come si bestemmia Dio. Cosa
che dura da mezzo secolo, tanto da avermi indotto a scrivere due
libri sull'argomento di cui a copertine qui riportate.
I fatti narrati, per molto e molto difetto, mi hanno fatto capire,
ma non certo a giustificare, anzi vituperando la cosa in toto, il
perche' nelle famiglie a volte purtroppo succedono tragedie, realta'
che grazie alla mia razionalita', i miei nervi d'acciaio, la mia
posizione e tanto senso cristiano, non mi hanno mai sfiorato. E cio'
succedeva proprio quando, prima di separarmi, stavo profondendo
tutte le mie energie nell'interesse della famiglia che invece remava
contro, assolutamente priva di matura sensibilita' anche nei
confronti delle varie problematiche professionali che ognuno
incontra in sede di avvio della carriera, del cui risultato pero'
hanno poi goduto finanziariamente.
Io sono sereno e tranquillo sul mio operato: l'unica cosa di cui mia
figlia mi potra' incolpare e' di aver lasciato la mia ex-moglie le
cui motivazioni, ma anche gli atti, si sono ora trasferiti pari
pari, come ho ben capito, nel bagaglio mentale di mia figlia, e quel
che e' peggio, consiste nel fatto che non sembra esserci nessuna aspettativa di
guarigione. Dal plagio infatti non se ne esce !!!
Ora, dopo mezzo secolo abbondante, non posso piu' contare in una
forma di civile composizione in quanto, oltre alle delittuose
nefandezze di cui sono stato oggetto per anni e che sono tuttora in
fastidioso e doloroso itinere, mi pare giusto annunciare
pubblicamente che, umanamente, il tempo e' davvero scaduto essendo
subentrata anche l'inaffidabilita' piu' assoluta e conclamata dopo
migliaia di tentativi andati a vuoto: riaprire un capitolo, sarebbe
come invocare la morte. Anche un ultimo Buon Natale, peraltro via
mail, auguratomi da detta mia figlia, intriso sempre di sottesa
cattiveria accusatoria, a cui sono stato abituato per anni, io
rispondo con un semplice grazie, ringraziando e ricambiando senza
una sola parola aggiunta, in quanto, per esperienza di vari decenni,
ogni sillaba da me proferita, viene sempre strumentalizzata con
brutale acredine.
Un padre
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ascolta in sottofondo
Eddie Calvert - Oh,
Mein Papa'