DAVID SASSOLI, UN COLLEGA CHE RICORDO APPENA E CHE RESTA LEGATO A QUELLO STRAORDINARIO APPENA....
Ho un ricordo sbiadito di David
Sassoli, sbiadito non certo in termini depauperativi cosi' come puo'
accadere quando ci si trova fra colleghi piu' bravi o meno bravi, piu'
conosciuti o meno conosciuti, tuttavia, a seguito di alcuni casuali
incontri a Venezia, Belluno e durante un convegno nazionale della
federazione nazionale della stampa italiana, mi e' rimasta, oserei
dire, appiccicata stabilmente addosso l'espressione della sua faccia
che sprigionava calore umano, condivisione sociale, e, non saprei
proprio come dirlo ma ci tento, dava la sensazione di esprimere
direttamente sul viso un confine netto, invalicabile fra il bene ed
il male, fra tutte le conflittualita' che purtroppo pullulano in ogni
contesto professionale, non solo giornalistico. Ripeto, ho avuto dei
contatti solo superficiali e casuali con David Sassoli, tanto da
dover dire molto onestamente, di averlo anche confuso con altri
colleghi che, come me, si trovano durante qualche occasione solo
professionale. Infatti, se ricordo bene, scusandomi di qualche
defaillance dovuta all'eta', lo ricordo poco anche come speaker della
RAI e non come esponente politico, tant'e' che, quando ho saputo del
passaggio con strepitoso successo alla politica, ne sono stato
felicemente sorpreso, cosi' come lo e' stato anche per Gentiloni e qualche altro collega di questo standing.
Di Sassoli, parlo di alcuni decenni fa, ricordo il suo modo di porsi
di fronte agli altri, aspetto che ora cozzerebbe fortemente con le
"usanze" di oggi, la sua faccia un po' tirata malgrado la giovane
eta', ed anche il taglio e pettinatura dei capelli secondo una moda
che era gia' antica allora... ma queste sono cose insignificanti
rispetto all'uomo David Sassoli.
Proprio ieri sera, sabato 15 gennaio 2022, parlando di David Sassoli
con un alto prelato della curia bellunese, Mons. Lino Mottes, mi e'
stato raccontato un fatto piuttosto singolare che potrebbe avere
permeato anche la personalita' cristiana di questo famoso giornalista
e politico. Mons. Mottes mi ha detto infatti che, essendo il padre
di Sassoli un grande estimatore di Padre David Maria Turoldo, noto
presbitero, teologo, filosofo, scrittore, che tutti abbiamo
conosciuto, questi ha pensato di battezzare il figlio con lo stesso
nome del presbitero Turoldo. Come dire: David Sassoli deve il suo
nome all'altro famoso David. Notizia questa che nessun giornale ha
riportato e che costituisce pertanto una chicca per il nostro Piazzascala. Ricordo poi, seppur molto vagamente dati gli anni
trascorsi, una sera di tanti anni fa quando, qui a Belluno, con il
teatro pieno , David Sassoli aveva saputo che Sergio Reolon, non ce
l'aveva fatta a diventare Presidente della Provincia malgrado
sostenuto da lui e dalla europarlamentare Serracchiani. Ce la fece
invece Gianpaolo Bottacin sostenuto dall'on.le Maurizio Paniz, noto
esponente della controparte di Sergio Reolon, tra l'altro amico
dello scrivente.
Ricordo anche che Sassoli aveva programmato di salire per visitare
la diga del Vajont e la Valcellina in occasione dell'anniversario
del disastro del 9 ottobre senza pero' mai riuscire ad essere
presente. La prima volta fu nel 2020 e poi qualche mese fa, nello
scorso ottobre. Le motivazione dell'annullamento di queste visite
sono legate principalmente al suo stato di salute, sia per la
diffusione del Covid, ma in particolare per via della malattia che
lo ha colpito negli ultimi periodi e che e' stata la causa della sua
morte.
...Ricordo un confronto a distanza
ravvicinata, di fronte a due platee da tutto esaurito in cui
centrodestra e centrosinistra hanno mobilitato il tutto e per tutto,
nell'ultima serata di campagna elettorale prima del ballottaggio per
l'elezione del presidente della Provincia. Il centrodestra ha calato
un pesante tris d'assi per far saltare il banco in favore di
Gianpaolo Bottacin, schierando al centro Giovanni XXIII i ministri
Umberto Bossi, Giulio Tremonti e Luca Zaia; il centrosinistra ha
risposto facendo appello al cuore, portando al teatro comunale i due
neoparlamentari europei Debora Serracchiani e David Sassoli. Al
Comunale, con in prima fila i padri della Liga Veneta Franco
Rocchetta e Marilena Marin, Reolon e' entrato con gli ospiti, e con
l'ex presidente leghista del Friuli, Alesssandra Guerra. "Sergio
e'
riuscito a tenere insieme una comunita' cosi' complicata, ha affermato
Sassoli. Questa provincia non puo' perderlo". "Reolon ha
gia' vinto una prima battaglia importante riempiendo il teatro: siamo
belle persone ma non ministri - ha aggiunto la Serracchiani - . Un
voto solo fa la differenza convincete chi non ha le idee chiare.
Abbandoniamo la faccia degli sfigati e andiamo a votare con orgoglio
per Sergio Reolon". Al Centro Giovani XXIII, Bottacin ha
innanzitutto incassato l'appoggio del coordinatore del Pdl, Maurizio
Paniz: "Ci apprestiamo a conquistare la Provincia. Non e' il momento
dei distinguo, dobbiamo essere uniti. Poi Bottacin: "Siamo all'epilogo di 300 incontri. La prima priorita' sara' il lavoro
che e' la vera emergenza della Provincia", ha affermato il candidato,
incoronando poi Giovanni Piccoli come sue vice. Giusto in tempo per
l'arrivo di Bossi, dopo momenti di tensione all'esterno con i
fotografi, e di Tremonti: "Bottacin ti terro' monitorato: devi
mantenere la parola con gli alleati. Sono emozionato a tornare in
questo teatro. E poi ve lo devo dire: Tremonti parla sempre di
Belluno. Per fortuna e' rimasto legato alla sua terra"., quanto sopra
scriveva un giornale locale, che riporto pari pari...
Venendo al titolo per concludere, mi par di poter dire che David ha
rappresentato un mondo che non c'e' piu' dal punto di vista della
deontologia anche specificatamente professionale, della saggezza,
dell'onesta' intellettuale, ma soprattutto dal punto di vista umano,
tant'e' che, io penso che ancor oggi non ci sia nessuno che abbia il
coraggio di dire un "et" in negativo nei confronti di questa grande
uomo, anche in veste di avversario politico.
Arnaldo De Porti
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Arnaldo De Porti
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