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Cesare Bertulli - "Cellatica Chiesa, parrocchia e cimiteri Breve sintesi storica" - Gam editrice 2018 pp 158

Autore del volume e' il Dr. Cesare Bertulli, funzionario della banca Comit in pensione. L'autore e' da sempre appassionato di storia, soprattutto di quella locale bresciana, e ad essa si dedica nel tempo libero. Nel volume propone in sintesi la storia della comunita' parrocchiale di Cellatica che si svolge nell'arco di quasi mille anni. Nella prefazione Bertulli dichiara di aver voluto delineare le vicende di chiesa e parrocchia che, per secoli, sono state il collante e le ragioni del progresso e dello sviluppo della comunita' e spera che cio' sia utile anche per chi e' entrato a farvi parte negli ultimi decenni, dato che i documenti specie se cartacei si perdono con il trascorrere del tempo .
Alla fine del volume Bertulli elenca le fonti principali della sua ricerca che sono vari importanti archivi civili e religiosi, il Fondo di religione ed alcuni volumi dedicati alla storia di Cellatica e le "Memorie storiche della Diocesi di Brescia e Pagine Sparse" di Mons. Guerrini. Il libro inizia con la narrazione delle origini della comunita' di Cellatica e l'autore cita le Storie Naturali di Tito Livio e la descrizione dello scrittore latino di Brescia, capitale dei Galli Cenomani. La presenza di insediamenti romani a Cellatica e' attestata da due lapidi custodite attualmente nel museo della citta' di Brescia che vengono descritte e riprodotte in foto nel volume. Le notizie piu' antiche su Cellatica provengono da documenti del Monastero benedettino di S. Salvatore - S. Giulia fondato nel 753 dal re longobardo Desiderio e da sua moglie Ansa; in vari documenti contrattuali sono nominate proprieta' situate nel comune, come ad esempio la Fantasina. Bertulli esamina poi i vari nomi della comunita' da Ulliatica a Zellatica , Celaticha, Celadega fino all'attuale Cellatica alla fine del dominio veneto ed all'avvento di quello napoleonico.
Dopo aver fornito notizie sul santo patrono della comunita' San Giorgio Martire , di cui numerosi ordini cavallereschi portano il nome, l'autore rileva che la parrocchia di Cellatica dispone tra le sue reliquie anche quelle di San Giorgio, come risulta dai documenti dell'archivio parrocchiale. La prima chiesa nota della comunita' e' stata la Cappella di S. Giorgio, rivelata da una Bolla Papale del 1130, e la presenza di questa cappella prova che a quel tempo Cellatica e' gia' una Comunita' organizzata, l'autore non ha reperito documenti, sia nell'Archivio Diocesano che in quello parrocchiale per il periodo dal XIV al XV secolo circa lavori di costruzione di una nuova chiesa. La prima meta' del Cinquecento e' segnata dall'apparizione della Beata Vergine Maria in localita' Selva al pastore sordomuto Antonio de Antoni, come richiesto dalla Madonna viene eretto il Santuario della Madonna della Stella che e' parte della parrocchia di Cellatica. Dopo il Concilio di Trento iniziano le regolari visite pastorali riferite da Bertulli, la piu' importante, del XVI secolo, e' quella effettuata nel 1580 dal Cardinale Borromeo, Arcivescovo di Milano. Nel XVII secolo, durante il ministero di don Paganino, nasce l'idea di ricostruire la chiesa parrocchiale che viene autofinanziata con una tassa calcolata sulla produzione del vino, le elemosine ordinarie ed i lasciti testamentari, anche i forestieri abitanti a Cellatica contribuiscono al progetto. La costruzione della chiesa procede lentamente per difficolta' finanziarie e viene rallentata dalla peste del 1628-1630, l'edificio viene completato verso il 1674, durante il secolo vengono effettuate alcune visite pastorali riportate da Bertulli tra cui la visita del cardinale Pietro Ottoboni (futuro Papa Alessandro VIII) nel 1656. Negli ultimi anni del Seicento la parrocchia decide di dotare la chiesa di un organo. L'autore riferisce poi le 4 visite pastorali svoltesi nel settecento e la revisione delle Confraternite nel 1773 decisa dalle Autorita' Venete. L'Ottocento e' un secolo di grandi mutamenti, e segna l'inizio della spoliazione dei beni della Chiesa con dispersione di un enorme patrimonio storico e documentario, alla Chiesa non e' piu' consentito di amministrare i propri beni e in ogni parrocchia viene creata una Fabbriceria per curare la gestione economica della stessa. La successiva dominazione austriaca restituisce autorita' alla chiesa ma la pone sotto pesante tutela e il parroco e' incaricato fino al 1866 di svolgere le funzioni di Ufficiale d'Anagrafe e Stato civile; il decennio 1840-1850 vede alcune modifiche alla struttura della chiesa parrocchiale. Dopo il 1859 con la nascita del regno d'Italia la vita della chiesa si complica con la soppressione nel 1866 di tutte le congregazioni religiose e il divieto ai cattolici di partecipare alla vita politica. Successivamente vi e' un graduale riavvicinamento tra le istituzioni del Regno d'Italia e quelle ecclesiastiche. A Cellatica nel 1866 sorge il primo oratorio maschile e nel 1872 quello femminile, Bertulli descrive le visite pastorali del 1886 e del 1918 e rileva che, grazie all'impulso della Dottrina Sociale della Chiesa, nella parrocchia fioriscono numerose iniziative di carattere sociale descritte nel volume di Fiorenza Marchesani Tonoli
L'autore elenca poi minuziosamente la cronologia dei parroci di Cellatica dal 1353 al 2010 con una breve sintesi di alcune attivita' svolte, successivamente Bertulli elenca le reliquie della parrocchia con un breve cenno alla disciplina del culto delle reliquie. L'autore esamina in seguito i luoghi di sepoltura, dapprima i cimiteri antichi, poi il cimitero napoleonico ed infine il cimitero attuale.
Bertulli descrive in seguito l'interno della chiesa illustrando con belle foto gli altari ed i loro dipinti e statue tra cui la pregevole statua lignea di San Rocco attribuita allo scultore bresciano Maffeo Olivieri, il dipinto piu' importante raffigura San Giorgio ed e' opera del pittore bresciano Francesco Paglia che lo dipinse nel 1663; vengono infine descritti i vari organi in dotazione alla chiesa. L'autore riferisce poi dell'oratorio per i giovani ricordando alcuni sacerdoti che hanno beneficiato tale istituzione; l'oratorio e' stato ristrutturato radicalmente nel 2014-2015 ed e' ora un sicuro luogo di educazione e svago dei giovani.
Il volume termina con la descrizione corredata da belle foto dei luoghi di culto ausiliari.
Al volume ha dedicato un interessante articolo Costanzo Gatta sul Corriere della Sera.

GIUSEPPE BARDONE