UNO STRUMENTO COMPLETO E FORSE SUPERIORE AD ALTRI, MA VITTIMA DI CREDENZE RICONDUCIBILI A SCARSA CULTURA MUSICALE

By Arnaldo De Porti
 

Una visita fatta ieri ad una scuola di fisarmonica diretta dal Maestro Massimo Devo, a Camponogara (Ve), nel corso della quale detto maestro mi ha parlato di Fabio Rossato, uno dei piu' famosi fisarmonicisti al mondo che, improvvisamente e' morto per infarto a 48 anni solo tre mesi fa, ha suscitato in me la voglia, anche per ricordare Fabio Rossato, di dare una certa riviviscenza a detto strumento musicale che, nell'immaginario collettivo sembra essere considerato meno importante del violino, degli strumenti a fiato e di tanti altri. Ma non e' assolutamente cosi', tenuto conto che la fisarmonica "alberga" gia' da molti anni presso i Conservatori di tutto il mondo.
Da modesto fisarmonicista rispetto ad un campione del mondo quale e' stato Fabio Rossato, mi piacerebbe che la pubblica opinione venisse maggiormente interessata verso le potenzialita' di questo strumento che, grazie anche alla sua completezza dei suoni che gli altri strumenti non hanno, puo' esprimere a pieno titolo ogni repertorio di musica leggera, classica, lirica e quant'altro con effetti sonori che, spesso sono ancor piu' piacevoli di quanto non offrano da soli tanti altri strumenti, forse piu' conosciuti solo in quanto "amplificati" anche dalla stampa (e' proprio il caso di usare questo verbo) nei teatri, nelle manifestazioni nazionali ove il business spesso gioca una parte di rilievo, a danno di questo prezioso strumento a mantice che, secondo la tradizione popolare e le male credenze di adesso, fatica a togliersi di dosso quell'alone di natura campagnola, di feste campestri, di allegria per banchetti o cerimonie varie.
Ho presenziato ad un campionato del mondo della fisarmonica come spettatore e, mentre ascoltavo con sensazioni da brivido per le inimmaginabili bravura e professionalita' da parte degli esecutori, fra cui anche il povero Fabio Rossato, in cuor mio pensavo proprio alla necessita' di far conoscere meglio questo strumento, difficile da suonare anche per la sua completezza che impegna le due mani per i bassi ed il canto, in quanto - di questo passo - e cioe' in una realta' in cui se manca...l'ENEL finisce la musica (e spieghero' nelle prossime righe il perche') , si finira' per riempire i nostri padiglioni auricolari solo dall'effetto di meccanismi elettromagnetici scaturenti da catodi ed anodi... ergo black-out dell'ENEL equivarrebbe anche fine della musica, il festival di Sanremo docet !, ove regnano da anni l'elettronica al posto dei suoni veri degli strumenti e la comicita' dei presentatori per rendere meno sgradevole l'impatto meccanico-elettronico delle "performances" che, se private appunto delle funzioni... ENEL, molto verosimilmente, avrebbero qualche difficolta' ad esprimersi...
Perche' ho voluto dire questo, anche nel ricordo di Fabio Rossato ? Semplicemente perche' la musica vera sta scomparendo (dopo Strawinsky la musica non c'e' piu', dico spesso) e le nuove generazioni non saranno piu' in grado di affinare quella sensibilita' che produce un suono vero rispetto a quello di un... contatto elettrico.
Se penso che, soltanto qualche anno fa, ho regalato una fisarmonica ed un violino ai miei nipoti allo scopo di interessarli alla musica e che detti strumenti sono finiti - ahime' - inutilizzati in soffitta, allora avrei ben donde per affermare che ci stiamo incamminando in una strada nella quale nel prossimo futuro scomparira' la musica vera, ma saranno incrementati gli investimenti per le centrali dell'Enel, ove la chitarra elettronica pare avere un ruolo importante, persino in Chiesa.
Non volevo dire che, da lettore del Gazzettino da almeno 60 anni se non di piu', un paio d'anni fa, ho chiesto un servizio sui campionati mondiali di fisarmonica tenutisi a Camponogara e nessuno si e' mosso.
Non sara', anche qui, perche' la cultura musicale non ha abbastanza addetti ?

Arnaldo De Porti, Feltre

 

fotografie di repertorio


Fabio Rossato, leader mondiale della fisarmonica
(scomparso tre mesi fa)

Marco Valenti, un altro leader mondiale
della fisarmonica

il Maestro Massimo Devo, Direttore della
Scuola di Musica

Arnaldo De Porti sulla neve con la sua
gloriosa Dellape'

da sinistra Fabio Rossato, Arnaldo De Porti e
Marco Valenti

da sinistra Massimo Devo, un giovanissimo allievo,
Marco Valenti e Fabio Rossato


 

 

 

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in sottofondo la fisarmonica di Arnaldo De Porti