SAVONA: QUATTRO PASSI
NEL LIBERTY
Il 10 giugno ha aperto i battenti (per una
sola giornata e con molte problematiche) la
villa Zanelli di Savona, che ho sempre visto
decadere anno dopo anno passando
dall'Aurelia. Si tratta del piu'
significativo esempio di architettura in
Liguria realizzato in stile liberty ("art
nouveau"), lo stile sorto alla fine del XIX
secolo per contrapporre il modernismo alle
precedenti esperienze.
Ispirato ai fiori e agli animali, ha avuto
fra i suoi piu' noti esponenti Antoni Gaudi,
l'architetto spagnolo cui si deve la Sagrada
Familia e un numeri imprecisato di "case"
disseminate per tutta Barcellona (Casa Batlo',
Casa Pedrada, Casa Miro', Casa Guell le piu'
note), generalmente nei pressi della "Rambla".
Villa Zanelli, sita a Savona, nel quartiere
di Legino, venne fatta costruire secondo il
progetto di due architetti di grido,
Gottardo Gussoni e Pietro Fenoglio, ai primi
del XX secolo (1907) dal capitano Nicolo'
Zanelli, che si era arricchito con i
proventi di una miniera di salnitro, divisa
dal mare solo da un grande parco nel quale
oggi si possono vedere alberi ormai piu' che
secolari. Rimase di proprieta' della
famiglia (in realta' della seconda moglie...)
sino al 1933, quando fu venduta al Comune di
Milano che la utilizzo' come campeggio;
durante la II Guerra Mondiale divento' un
ospedale militare (cfr. le croci sbiadite ma
ancora visibili sulla struttura) e nel 1967
trovo' la sua ultima destinazione come casa
di cura per cardiopatici. Nel 1998 venne
chiusa a causa del crollo di un soffitto
interno e definitivamente abbandonata
all'incuria del tempo e delle persone.
Ora un progetto prevede la ristrutturazione
della villa:
- il fabbricato sara' destinato a ristorante
di grido (piano terreno) e hotel a 4 stelle
(i piani superiori)
- il parco diventera' un'area pubblica
aperta ai savonesi
- il litorale antistante verra'' attrezzato
e destinato a stabilimento balneare (anche
se Savona...)
Come di puo' osservare, siamo di fronte
all'ennesima speculazione edilizia, mitigata
dalla "generosa" concessione del parco: a
parziale scusante dell'ente pubblico
proprietario potrebbe essere un deterrente l'entita' della spesa da
sostenere, sicuramente plurimilionaria.
Mi auguro solo che verra' messa in opera una
rigorosa sorveglianza per mantene intetta la
struttura e impedire l'ennesima devastazione
di un pezzo di storia: per carita', lo stile
liberty puo' piacere o non piacere (a me
personalmente non genera emozioni:
preferisco l'antico al modernismo) ma la
villa rappresenta pur sempre un pezzo della
storia dei luoghi ove ho vissuto e mi
dispiacerebbe vederla violentata.
Vi lascio ora alle fotografie, realizzate
durante la visita
in sottofondo Various
Artists - Art Nouveau
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