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ANGOLO DI MANGIAFUOCO
BUONE
FESTE!!!
Le lettere a Gesu' Bambino, a Babbo Natale o alla
Befana, sono una tradizione che ci si augura non
finisca mai. Ma, fatto curioso e insolito, pare che
qualche rappresentante della societa' che conta, e
che decide, abbia affermato che sia Babbo Natale a
inviare lettere. Niente di strano, nel 2012
Mangiafuoco pubblico' una lettera del simpatico
vecchione dalla lunga barba bianca, che cercava
conforto per le immani difficolta' nelle quali si
trovava in quel momento. Dopo sei anni una lettera
e' giunta dai freddi paesi nordici, indirizzata a
Mangiafuoco e a tutti coloro che ancora continuano
ad amare Babbo Natale. Mi sembra giusto quindi
renderla pubblica, porgendovi i miei Auguri.
«Caro Mangiafuoco, scrivo a te perche' un poco ci
somigliamo fisicamente e sono sicuro che mi puoi
comprendere. Ultimamente, certo in modo ironico,
sono state messe in discussione le mie origini. Un
tizio ha tirato fuori una storia simpatica, secondo
la quale molti secoli fa in un convento viveva una
suorina di nome Clause. Tutti gli anni, quando si
avvicinavano le feste, per portare i doni ai bambini
poveri, Clause indossava una tonaca di un colore
rosso sgargiante e con pesanti sacchi sulle spalle
girava per le case dei piu' bisognosi. Tutto
funziono'
bene per qualche tempo, finche' un giorno la povera
suorina, non si sa bene per quale motivo, venne
arrestata, processata e condannata al rogo come
strega. Passarono molti anni prima che venisse alla
luce quale grave ingiustizia fosse stata perpetrata,
cosa che permise la totale riabilitazione, nonche' la
santificazione, della suora in rosso. Coś sarebbe
nata la tradizione di Santa Clause, la quale sarebbe
anche la fondatrice delle suore di clausura, appunto
dal suo nome. Ovviamente, pur ridendo sotto i baffi,
contesto questa storia. Ma non finisce qui, qualcosa
di assai preoccupante si presenta all'orizzonte. Ero
abituato a essere accolto, calandomi dai camini con
il mio fardello sulle spalle, da cuscini di lana o
piume o da morbidi panettoni, che rendevano
piacevole il mio arrivo. Gioia e felicita' mi
attendevano nelle case, dove i bambini aspettavano
con ansia la mia venuta. Ora e' cambiato tutto,
spesso rischio di essere preso a schioppettate da
gente armata fino ai denti, che spara prima di
chiedere chi sono. Vengo preso per uno che entra
nelle case per rubare anziche' per portare gli
agognati doni ai bambini in trepidante attesa. Di
certo non mi aiutano le miriadi di babbi natale
appesi ai balconi, che sembrano arrampicarsi per
entrare furtivamente con cattive intenzioni. Sono
tempi bui e c'e' da avere paura. Anche io ne ho
parecchia e devo fare molta attenzione per portare
avanti quello che per me e' un piacere piu' che un
dovere. Buone Feste!»
Fabrizio Scarpa - 19 dicembre 2018
In sottofondo "Fabrizio
De Andre' - Leggenda Di Natale"