Qualche giorno
fa, come faccio abbastanza spesso, anche per
far abbassare la... glicemia, ho voluto fare
una passeggiata attorno al Museo del Canova
e alla Gipsoteca di Possagno (TV), patria
del famoso scultore-artistica, localita'
meravigliosa che dista pochi chilometri da
Feltre, ove abito.
Oggettivamente, il mio scopo non era quello
di rendere onore a Canova, ma camminare un
po' attorno al Museo sperando che la
bellezza del luogo potesse attenuare la
fatica nella deambulazione che, alla mia
eta', richiede qualche dispendio di energie
(del resto, di Canova, ho scritto gia'
parecchio sull'argomento anche su Piazza
Scala e non voglio ripetermi).
Dico subito che la mia intenzione di
camminare ha abdicato quasi subito vedendo
una vecchia Mercedes con a bordo una
avvenente ragazza che, molto verosimilmente,
si stava adoperando per un filmato, forse
pubblicitario. Ebbe'?, direte, cosa c'entra
tutto questo ?
C'entra moltissimo in quanto vedere detta
macchina degli anni 60-70, due posti,
tappezzeria in pelle rossa e... soprattutto
il contenuto, mi ha provocato un transfert
verso un bellissimo ricordo che Piazza Scala
ha gia' pubblicato e che io ripropongo ora
stralciandolo dall'articolo intero. Eccolo :
... Omissis ... Una sera vengo invitato
ad una festa da una studentessa brasiliana,
leggermente "abbronzata di pelle", al cui
invito ho aderito con molta titubanza, anche
perche' le mie condizioni di...emigrante in
Svizzera non potevano certo competere con
quelle di una studentessa sudamericana
ricchissima che, la sera dell'invito stesso,
e' venuta a prendermi con una lussuosa
Pagodina-Mercedes, color bianco avorio a due
posti, con sedili in pelle rossa, vettura
che, solo essa - immaginate - mi metteva
soggezione a guardarla, non avendo io allora
neanche i soldi per comperarmi un motorino a
due ruote. Ma se mi faceva soggezione la
macchina, non posso non raccontare che tipo
di...soggezione mi facesse la studentessa,
abbronzatissima, con un "bolerino"
copri-spalle bianco del colore della
stessa...carrozzeria della Mercedes,
indumento che copriva in pieno inverno le
spalle tutte scoperte della mia
straordinaria... chauffeuse
Lei mi parlava, io, da provinciale, le
rispondevo con una certa "balbuzie da
emozione", osservando come muoveva
la...cloche della splendida due posti,
nonche' la sua bravura nello scalare le
marce azionando i pedali con gambe sinuose e
bellissime, realta' che, se vuoi anche
forzando il concetto, mi avrebbe spinto a
posizionarmi con gli occhi in ...zona pedali
per osservare meglio il tutto di questa
divina creatura. Ma, come suo superiore, io
"Lehrer" sulla carta lei studentessa, sono
stato costretto ad abdicare da siffatto
desiderio verso una forzata e non istintiva
moderazione malgrado il
comprensibile...malessere-benessere. E l'irreprensibilita'
fu salva, ma a caro prezzo...
Non ci vorra' tanto a capire che detta scena
fuori programma mi ha fatto fare un altro
tipo di camminata verso il lontano passato,
circostanza che mi ha invitato a fare le
seguenti riflessioni. E se io, fossi stato
un tantino... bischero quando la ragazza
stava allora portandomi a ballare in un noto
locale di San Gallo (Svizzera) ci avrei
guadagnato o perso la faccia stante il fatto
che io ero un suo superiore e che dovevo
pertanto rispettare l'etica, anche se fra me
e la ragazza c'erano solo 4-5 anni di
differenza ?
A distanza di sessant' anni, non mi vergogno
a dirlo, questo fatto non riesco a
cancellarlo dalla mente, ma non per il fatto
in se stesso per quanto esso sia stato
meraviglioso, ma perche' - come mi ha
confermato un amico primario di psichiatria
- certe cose della giovinezza restano come
un segno indelebile che, anche se il loro
ricordo, per certi versi, ci fa "seriamente"
rammaricare, sotto altri invece ci gratifica
dando una connotazione del passato, presente
e futuro del nostro io.
Di certo, lo dico come boutade, ora farei a
meno anche della... gratificazione.
Arnaldo De Porti |