SOLO SPICCHI DIVISIVI, O MEGLIO UN' UNICA ASSOCIAZIONE VERSO UNA COESIONE IDENTITARIA NEL RISPETTO DEL NOSTRO DNA DI APPARTENENZA ALLA GLORIOSA COMIT ?
Un mio editoriale pre-pasquale
su Piazza Scala, uscito in data 17 corrente,
ma anche il benevolo e gratificante commento
da parte di qualche collega, ancora
fortemente legato come lo scrivente
all'Istituto, mi hanno offerto lo spunto per
una successiva, ma quasi immediata,
riflessione sull'esistenza o meno di un
collante fra noi colleghi in quiescenza
della Banca Commerciale Italiana, ubicati
giocoforza in tutto il territorio nazionale,
oltre che all'estero.
Detta riflessione, ha
avuto nel mio intimo degli sviluppi che
hanno rotto gli argini di una sorta di
periodo di latenza, alias incubazione, al
punto di sentirmi in dovere di manifestarla
senza piu' nessun indugio e, tanto meno,
alcuna remora. Del resto, alla mia veneranda
eta' (sono del 1935) posso arrogarmi una
certa "vis .. direzionale" che, dal mio
osservatorio sociale, supportato dal titolo
di collega piu' "alto in grado" rispetto a
quasi tutti... in ossequio all'anagrafe, ho
voluto uscire dalla predetta incubazione per
ritornare ...sano.
Tutti avranno gia' capito che, quando parlo
di sanita', non alludo a nessuna patologia
fisica, ma ad un coacervo complicato di cose
nel quale insistono, a mio avviso, a tutto
svantaggio della coerenza socio-professionale,
le nostre associazioni, e di conseguenza,
noi associati. E cio', ad evitare che queste
nostre bellissime realta', si riducano a
mera posizione verticistico-amministrativa,
completamente avulsa da noi associati che,
attraverso un obolo annuale, diamo prestigio
e visibilita', spesso meritata ed a volte
non, ai presidenti. Non andrebbe poi
sottaciuto che, di fatto, le nostre
associazioni rappresentano un'inezia
rispetto al personale Comit in quiescenza.
Fors'anche per i motivi che diro' qui di
seguito.
Quanto precede, potrebbe essere anche
riconducibile ad una mia errata e gratuita
interpretazione, realta' che pero' cozza,
eccome !, con il comune sentimento nazionale
di tutti noi del contesto COMIT, specie
degli esclusi, che avremmo-avrebbero tutti
bisogno di respirare aria unitaria,
riveniente tutta dalla stessa atmosfera,
buona o meno buona che fosse, della nostra
Direzione Centrale, ove, per fare un esempio,
seppur di altra natura, SFI, Servizio
Filiali Italiane, in pratica faceva sentire
una coesione amministrativa nazionale.
Detto questo, approfittando della Pasqua di
Resurrezione, periodo che certamente
invoglia alla serenita' e soprattutto spinge
alle buone iniziative fra gli uomini di
buona volonta', io mi azzarderei di fare la
seguente proposta, non estranea a vari
suggerimenti ricevuti.
Atteso che in Italia abbiamo due-tre (?)
forti associazioni fra bancari COMIT, le
quali, grazie alle fatiche ed alla
determinazione di alcuni colleghi stanno
facendo di tutto perche' si respiri l'aria
COMIT, componente che ci fa sentire ancora
vivi professionalmente malgrado le nostre
varie venerande eta', c'e' da chiedersi
perche' non si uniscano le forze
nell'interesse di tutti noi per respirare
aria univoca, invece di andare ciascuno per
la propria strada, a volte inciampando...come
e' successo qualche volta. E mi fermo qui
per non innescare dei possibili qui pro quo,
come peraltro vorrei facessero coloro che
avranno la bonta' e la pazienza di leggermi...
Io penso che i Signori Presidenti di queste
nostre associazioni abbiano gia' preso atto
che e' giunto il momento di cambiare onde
evitare che, come in parte sta gia'
succedendo, le strade si dividano, gli
iscritti se ne vadano non solo per... forza
maggiore, per cui sarebbe necessario
adottare da subito strumenti moderni ed
efficaci per offrire agli associati nuove
risorse, anche di natura psicologica,
iniziative che abbiano ad alimentare
entusiamo ed orgoglio per quello che siamo
stati e per quello che siamo, anche allo
scopo di rendere piu' piacevole la
residualita' esistenziale di tutti noi. E,
per contro, non abbiano solo a trasparire
motivazioni di natura
verticistico-ammiministrative per chi regge
dette associazioni, come gia' detto dianzi
con il cuore in mano.
Suvvia, non nascondiamocelo dietro ad un
dito e diciamo che a suo tempo le
associazioni sono nate con uno scopo, ora
obsoleto, scopo che non sempre e' stato
raggiunto, anzi ! se non addirittura
compromesso per contenziosi
ideologico-personali, per cui ora sarebbe
opportuno rivedere, alla luce dei tempi che
oggi corrono piu' in fretta della luce, la
nascita di un'unica associazione che,
parlando la stessa lingua a livello
nazionale, promuova incontri in tutto il
territorio. Insomma: un'anima sola ! E cio',
lasciando spazio a tutti, ripeto a tutti,
ivi compresa la pluralita' d'informazione
attraverso i nostri gia' ottimi giornali
on-line.
Di esempi molto belli ed incancellabili per
la loro riuscita, anche se - permettetemi di
dirlo - da divisi in casa nostra, ne abbiamo
gia' avuti, per cui non guasterebbe dare i
natali ad una nuova associazione nazionale
Comit, quale regalo nazionale per Pasqua
2019.
Si provi solo ad immaginare il piacere di
potercisi accollare il titolo di "Socio
Nazionale della Banca Commerciale Italiana"
Che ne pensano i Presidenti dai quali mi
piacerebbe avere il conforto di una loro
interlocuzione ?
Arnaldo De Porti
Direttore Centrale, ma solo... per
l'anagrafe
in sottofondo John Lennon - All We Are Saying is Give Peace a Chance (lyrics)
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