L'anno della
pandemia.
Il primo
decennio del
Fondo Sanitario
si chiude con
l'anno piu'
anomalo dalla
sua istituzione,
ne' sarebbe
potuto essere
diversamente,
visti gli eventi
che abbiamo
attraversato.
La pandemia ha
condizionato il
sistema
sanitario
italiano con
pesanti effetti
sugli assistiti,
limitando gli
accessi alle
cure ordinarie e
la conseguente
attivita'
del Fondo.
L'assolvimento
solo parziale
dello scopo
associativo e'
testimoniato dal
cospicuo avanzo
d'esercizio, che
si sarebbe
attestato oltre
i 30 milioni di
euro se non si
fosse provveduto
ad un
accantonamento a
fronte della
passivita'
latente
costituita dal
previsto
recupero di
costi sanitari
da parte dei
nostri iscritti
nei prossimi
esercizi.
L'accantonamento
Covid 19
Quando sono
venuti alla luce
i primi
risultati
provvisori che
prevedevano un
notevole avanzo,
poi
concretizzatosi
nella misura
sopra accennata,
ho subito
fatto presente
la necessita'
di un
accantonamento
prudenziale,
a rettifica di
un risultato che
non avrebbe
rispecchiato la
reale situazione
del conto
economico, nella
quale si poteva
agevolmente
ravvisare uno
spostamento di
prestazioni a
carico dei
futuri esercizi.
La mia posizione
e' stata via via
condivisa dai
colleghi del
Consiglio e
dagli Organi di
Controllo. In
un'Associazione
che non e'
soggetto fiscale
e il cui scopo
e'
solidaristico,
nulla avrebbe
potuto impedire
l'accantonamento
prudenziale
dell'intero
avanzo
d'esercizio.
E' stato invece
ritenuto
necessario
ricorrere ad
un'analisi dello
Studio
attuariale
Olivieri e
Associati il
quale, pur in
assenza di serie
storiche vista
l'eccezionalita'
degli
avvenimenti, ha
tuttavia
effettuato una
scrupolosa
disamina delle
singole
prestazioni e,
utilizzando
anche studi di
enti pubblici e
istituzioni
private, ha
quantificato la
percentuale del
possibile
recupero futuro
della minor
spesa del 2020,
fissandola nel
40% per gli
attivi e
nell'80% per i
quiescenti
rispetto al
risparmio pro-capite.
Percentuali di
riduzione molto
minori hanno poi
riguardato le
cure dentarie e
i mezzi
correttivi
oculistici. Non
ci sono elementi
obiettivi per
mettere in
dubbio tali
conclusioni, pur
con le premesse,
ribadite dagli
stessi autori
dello studio, di
una deficienza
sotto il profilo
statistico.
Sono stati cosi'
accantonati
Euro 8.240.000 a
debito del conto
economico della
gestione attivi
e Euro
7.210.000 di
quello della
gestione
quiescenti,
per un ammontare
complessivo di
Euro 15.450.000,
da utilizzare
a fronte delle
previste
maggiori spese
degli esercizi
2021 e 2022.
Pur con le
osservazioni
precedenti non
ho motivo per
non ritenere
corrette e
veritiere le
cifre di questo
progetto di
bilancio al
quale,
considerato
anche il
rapporto di
collaborazione
instaurato con i
colleghi e con
l'Amministrazione,
nonche'
l'attenzione che
e' stata
dedicata ai miei
interventi, ho
ritenuto di dare
la mia
approvazione.
Il risultato
d' esercizio e
il patrimonio.
Effettuato
l'accantonamento
nella misura
sopra fissata e'
rimasto un ampio
margine per
soddisfare la
bulimia di
riserve del
Fondo Sanitario,
che registra
cosi' un
ulteriore
avanzo
d'esercizio di
Euro 13,0
milioni per gli
attivi e di Euro
3,0 milioni per
i quiescenti.
L'Associazione
puo' ora contare
su un patrimonio
di 151 milioni
di euro (di cui
42 milioni in
capo ai
quiescenti),
oltre quelli
giacenti presso
la Cassa
Sanitaria in
attesa della
fine del
giudizio e che
attualmente
sfiorano i 39
milioni di Euro
(dei quali 8,2
milioni in capo
ai quiescenti).
Come ribadito in
tutti questi
anni, a
questo accumulo
di risorse non
corrisponde un
oculato e
razionale
utilizzo delle
stesse che
restano
vincolate
statutariamente
per il 90% del
loro ammontare e
non possono
essere
utilizzate,
paradossalmente,
neanche per
deficit
originati dalla
stessa gestione
finanziaria.
Nel 2018,
infatti, quando
nelle ultime
settimane
dell'anno e'
intervenuto un
repentino calo
delle borse, ne
ha fatto le
spese la
gestione
ordinaria, con
rinuncia dei
quiescenti a
circa la meta'
della quota
differita. Il
quell'occasione
e' stato
dimostrato che,
in base a questo
statuto ormai
superato, il
Fondo e' al
servizio del
patrimonio e non
il patrimonio al
servizio del
Fondo e
l'accumulo di
ricchezza e'
anteposto alla
salute degli
iscritti e dei
loro familiari,
in violazione
dello scopo
dell'Associazione.
Per questo
motivo ho
continuato,
anche in questa
occasione, a
chiedere una
revisione che
contempli un piu'
ragionevole utilizzo dei fondi accantonati e, contrariamente al passato,
ho raccolto
sensazioni
positive circa
il maturare di
analogo
convincimento
presso le fonti
istitutive.
L'azione dei
consiglieri
elettivi
Per quanto
concerne altri
argomenti
relativi
all'attivita'
del Fondo,
insieme ai
colleghi di
estrazione
elettiva sono
state assunte e
portate avanti
diverse azioni.
E' stato
introdotto un
processo di
semplificazione
delle procedure
burocratiche
dell'anagrafe,
dove gli
iscritti
lamentano un
eccesso di
richieste di
documentazione
in occasione
delle modifiche
della posizione
dei familiari.
Verra'
consentita la
possibilita',
nei casi
previsti dalla
legge, di fare
ricorso
all'autocertificazione.
Apposite
istruzioni
saranno a breve
fornite
sull'argomento.
E' stata
rinnovata la
richiesta di
abolizione della
quota differita,
che in questo
esercizio e'
stata peraltro
liquidata
anticipatamente,
nonche' quella
di un diverso
atteggiamento
nella vertenza
relativa alla
vecchia cassa
sanitaria.
Al centro
dell'attenzione
dei consiglieri
eletti e'
rimasto comunque
lo sviluppo
della rete di
convenzioni,
affinche'
gli iscritti possano ricorrere in misura prevalente alle prestazioni in
forma diretta,
procedura sinora
utilizzata in
quantita'
insufficiente rispetto alle attese. Il ricorso alle prestazioni in
convenzione e'
una delle chiavi
per migliorare
l'equilibrio
economico del
Fondo Sanitario.
Nel corso del
2020 e' stata
effettuata, da
parte della
Direzione, una
revisione
completa delle
convenzioni
stipulate
direttamente dal
Fondo Sanitario,
che si
aggiungono alla
rete di
Previmedical.
Gli iscritti
sono invitati a
segnalare
eventuali casi
di difficolta' o
anomalie
relative
all'accesso
presso enti
convenzionati.
Sono tutti
argomenti che il
Presidente si e'
impegnato di
portare avanti
nelle sedi
competenti e di
cui e' fatta
menzione nella
parte
introduttiva del
bilancio.
Con l'augurio di
una buona estate
a tutti i
colleghi ed
amici,
Filippo Vasta
Milano, 7 giugno
2021 |