Mondocomit

Il Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo - Comitato Welfare
 apertura di una gestione per le lungodegenze (LTC) - la gestione mista

 

 

Pubblichiamo una nota del collega Filippo Vasta, Consigliere del Fondo Sanitario Integrativo (ripresa da un comunicato dell'Associazione Amici Comit - Piazza Scala - che fornisce interessanti chiarimenti sugli argomenti a margine, per molti veri e propri "oggetti misteriosi"
piazzascala.it (A. Izeta)


Notizie dal Fondo Sanitario Integrativo di Gruppo Intesa Sanpaolo
di Filippo Vasta

Apertura di una gestione per le lungodegenze (Long Term Care) in breve "LTC"
 

Il Fondo Sanitario, in seguito all'accordo stipulato in data 5 novembre 2021, ha ampliato la propria offerta con la creazione di una Gestione Fondo Protezione, alla quale partecipano tutti gli iscritti. Oltre ai programmi di prevenzione di volta in volta stabiliti dal Comitato Scientifico, Il Fondo Protezione prevede una copertura per la Long Term Care. L'accordo sopra menzionato ha stabilito l'ulteriore contributo a carico degli iscritti per partecipare a questa importante tutela sanitaria. Si tratta di un importo assai contenuto che verra' riscosso dal Fondo annualmente, in unica soluzione. La differenza fra tale contributo ed il premio effettivamente corrisposto alle compagnie di assicurazione incaricate dell'assunzione del rischio verra' coperta dal Fondo, con ricorso al patrimonio. L'iscrizione alla Gestione Fondo Protezione e' automatica e obbligata ed opera dall'1 gennaio di quest'anno.

In base a quanto sopra, anche il personale in quiescenza che fa gia' parte del Fondo Sanitario sara' automaticamente iscritto alla Gestione Fondo Protezione e, nel caso si verifichino le condizioni di invalidita' previste dalla polizza, potra' usufruire delle prestazioni contemplate dal regolamento. Tale copertura viene estesa al coniuge, intendendo per tale, secondo l'uso corrente, anche il convivente di fatto. Non sono invece previsti familiari diversi dal coniuge.

Il personale in quiescenza va diviso in due quote: da un parte, coloro che, essendo andati in pensione dopo il primo  gennaio 2008, hanno gia' una copertura LTC garantita dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL); dall'altra parte i rimanenti pensionati iscritti, andati in pensione prima di tale data, che non hanno attualmente alcuna copertura LTC. Le condizioni per i due gruppi cosi' identificati sono considerevolmente diverse.

Pensionati gia' coperti da polizza ex CCNL:
Essendo l'iscritto gia' coperto dalla polizza Casdic, la Gestione Fondo Protezione riguarda solo la copertura del coniuge. Le condizioni sono:

Contributo                                                                                                       Prestazione in caso di invalidita'

Euro 10,00 annui                                                                                             Rendita di Euro 1.200 mensili

 

Pensionati non coperti da polizza CCNL (ante 2008)

Contributo                                                                                                       Prestazione in caso di invalidita'

Euro 30,00 annui per l'iscritto                                                         Rimborso spese fino a euro 275,00 mensili

Euro 30,00 annui per il coniuge                                                      idem come sopra

Questi rimborsi spese riguardano prestazioni legate all'invalidita', effettuate presso strutture convenzionate con la compagnia assicuratrice (Unisalute). 

Come vedete le condizioni sono piuttosto differenti sul piano delle prestazioni. Occorre tenere presente che e' stato estremamente difficoltoso trovare compagnie disponibili ad assicurare una platea come quella passata in quiescenza prima del 2008, in considerazione del fatto che si tratta di un numero chiuso, di eta' media elevata, destinato nel tempo a ridursi per fattori naturali. Il provvedimento e' costoso per il Fondo Sanitario che interviene con la destinazione solidale di una quota del patrimonio accumulato nei dieci anni di vita dell'istituzione, per coprire annualmente la differenza fra i 30 Euro di contributo richiesti ad ogni iscritto o coniuge e i 100 euro di premio corrisposti, per ciascuno, a Unisalute. Peraltro, anche l'associazione al Fondo Protezione del coniuge del pensionato post 1.1.2008 e' onerosa per il Fondo Sanitario in quanto, a fronte dei 10 euro sborsati dall'iscritto, il premio (la compagnia per questi assicurati e' Unipol) costa al Fondo Sanitario 73 euro, con la differenza sempre coperta dal patrimonio. 

Questa comunicazione serve solo per dare una prima informazione sulla Gestione Fondo Protezione e sulla LTC; data la mancanza di documentazione ufficiale essa potrebbe contenere alcune imprecisioni, ancorche' non sostanziali. Prossimamente, con la pubblicazione delle polizze, si potranno meglio verificare le condizioni previste per l'attivazione della garanzia che si concretizzano, in sostanza, in una serie ben definita di impossibilita' dell'assicurato di compiere autonomamente alcuni atti della vita quotidiana (vestirsi e svestirsi, fare il bagno, assumere i pasti, etc.). Si preciseranno altresi' le modalita' di utilizzo contemplate per i pensionati ante 2008 che, come detto, dovranno essere effettuate nell'ambito della rete di Unisalute, che fornira' i nominativi dei professionisti, degli operatori sanitari (badanti fisioterapisti, infermieri) e delle strutture convenzionati. Per coloro che sono ricoverati presso una RSA, i 275 euro mensili verranno versati a decurtazione della retta.

Nessun problema per i coniugi dei pensionati post 1.1.2008 che, in caso di invalidita',  riceveranno invece una rendita.

Come e' previsto in ogni contratto di questo tipo, l'assicurazione non opera per coloro la cui invalidita' e' presente al momento della decorrenza (per intenderci, all'1  gennaio 2022).

 

Gestione Mista 

Con l'occasione spendiamo ancora qualche parola sulla "Gestione Mista".  Si tratta di una copertura sanitaria offerta dal Fondo anche ai pensionati in alternativa alla gestione tradizionale. Nel nostro caso, il pensionato puo', entro il prossimo 28 febbraio, optare per l'abbandono della Gestione Quiescenti, passando alla Gestione Mista.

Come gia' espresso nella mia precedente comunicazione e senza volere interferire nella volonta' dei nostri colleghi pensionati, non consigliamo questo passaggio.

E' pur vero che la gestione mista e' meno onerosa, prevedendo un esborso annuo di 500 euro per l'iscritto e il coniuge, piu' somme modeste per gli altri familiari iscritti, ma ha la tagliola costituita dal limite degli ottant'anni, oltre alla logica riduzione delle prestazioni a quelle essenziali (i cosiddetti grandi rischi). Dopo gli ottant'anni si resta senza alcuna copertura sanitaria.

Dalla gestione mista si puo' rientrare nella gestione quiescenti, ma solo dopo tre anni a condizione di non aver ancora settantacinque anni. Solo i pensionati meno anziani potrebbero quindi consentirsi, ove lo ritenessero conveniente, questo passaggio.

Filippo Vasta

27 gennaio 2022