Il Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo - le elezioni 2018
Ricordiamo agli aventi diritto che il voto sara'
effettuato con procedura elettronica. In prossimita' delle
operazioni di voto (che inizieranno il 21 e termineranno il
30 maggio) verra' loro inviata all'indirizzo segnalato al
Fondo (per favore controllatelo immediatamente nell'area
iscritto del sito del Fondo Sanitario sub posizione
anagrafica:
visualizza screenshot) una mail con le istruzioni ed una
"password dispositiva" indispensabile per votare: tenete in evidenza
il messaggio e non cancellatelo (suggeriamo inoltre di dare
un'occhiata alla cartella dello "spam" del
vostro client di posta elettronica per controllare che
la mail non sia finita in questo contenitore come spesso
succede).
Abbiamo ricevuto da Filippo Iasonna (ex Sanpaolo),
amministratore della spazio Facebook "ESODATI GRUPPO
INTESASANPAOLO (1229 membri di tutte le categorie, in
prevalenza esodati e pensionati) un messaggio che di seguito
riproduciamo
"E'
importante per noi conoscere le idee dei candidati su alcuni
temi specifici e sapere cosa si propongono per affrontarli.
Nel caso del Consigliere e del Delegato in quota pensionati
(due posizioni che con tutta probabilita' andranno comunque
alla Lista Pensionati, mentre il secondo delegato ha ben
scarse possibilita') siamo tutti coscienti della difficolta'
del loro compito ma riteniamo anche che quel ruolo
istituzionale abbia margini di intervento "qualificato" che
finora non sono stati utilizzati.
Possibile mai che non si riesca ad avere una dichiarazione
di intenti da parte dei candidati e/o delle Associazioni dei
Pensionati?
....La nostra linea e' quella di dare spazio a tutte le
posizioni e commenti per cui inevitabilmente ci saranno
interventi sul programma dei candidati e sull'attivita'
pregressa di sigle e associazioni .
Un elenco dei temi in questione:
1) perche' Consigliere e Delegato non
intervengono nelle assemblee di approvazione di bilancio per
denunciare la discriminazione dei pensionati richiedendo
espressamente la verbalizzazione dell'intervento? (a) dai
verbali pubblicati finora si vede come i Consiglieri
sindacali e aziendali partecipano sempre e prendono la
parola e difendono le scelte fatte dal FSI e quanto dicono
viene verbalizzato -vedi verbale 23/06/2016- b) questo e'
importante perche' a differenza di tutti gli altri atti (compresi
i verbali del CdA) l'unico documento pubblicato sul sito e'
proprio il verbale ass. delegati; c) Vimercati e' stato
l'unico a utilizzare questa opportunita' ed e' stato
attaccato da tutti meno Bettarello sallcaCub e Zizza uilca;
d) non risulta che il Consigliere dei pensionati abbia
partecipato in quella come in altre occasioni)
2) perche' Consigliere e Delegato -forti del loro
ruolo istituzionale - non prendono posizione e intervengono
sulla iniziativa MEFOP contestando l'adeguatezza del FSI
alle linee guida -trasparenza, non discriminazione, etc- che
viene sbandierata in Bilancio? (vedi pag. 51 del Bilancio al
31/12/2016 e lettera De Rosa)
3) promuovere una iniziativa per il riconoscimento con
riserva della quota differita entro l'anno solare di
competenza fiscale ( ovvero l'abolizione della stessa da
sostituire con altro meccanismo di salvaguardia)
4) promuovere la modifica statutaria dell'art. 25, 5 comma
prevedendo che all'atto del pensionamento la quota ideale di
patrimonio passi alla gestione quiescenti indipendentemente
dal fatto che venga rinnovata l'iscrizione
5) promuovere la riduzione della % di contribuzione prevista
per i familiari dei pensionati allineandola a quella degli
iscritti in servizio
6) prevedere per i figli fino a 30 anni con reddito fino a
10mila euro (e quindi non a carico fiscalmente) una
riduzione della attuale % di contribuzione
6) ripristinare almeno per i figli fino ai 30 anni la
prevenzione odontoiatrica extra plafond
SALVO MEGLIO e FERMA la possibilita' di una soluzione
migliorativa con la definizione transattiva della vicenda
giudiziaria CASSA INTESA (sulla quale peraltro abbiamo
registrato atteggiamenti di apertura oltre a quello della
SallcaCub).
Il fatto che le Ass Pensionati perseguano la strategia di
risolvere tutto con l'azione giudiziaria in parola non
esclude che nell'interesse dei pensionati si perseguano
tatticamente risultati parziali quali quelli elencati, o
anche solo alcuni di essi con le eventuali e opportune
modifiche.
Le Associazioni dei Pensionati dovrebbero uscire dalla
logica orwelliana che solo quello che esce dal loro interno
e' <buono> mentre le istanze esterne sono <sterili ed
inutili piagnistei>.
Mettiamo da parte < "Quattro gambe buono, due gambe cattivo"
e misuriamoci concretamente sui temi perche' gli interessi
sono comuni.
Siamo certi che quanto sopra rispecchia pressoche'
integralmente il programma e il pensiero di Filippo Vasta,
pensionato ex Comit e candidato al Consiglio di
Amministrazione del Fondo Sanitario in quota "PENSIONATI
PER IL FONDO SANITARIO".
Innanzitutto osserviamo che nei quattro anni della sua
permanenza nel ruolo di Consigliere d'Amministrazione (cessato
purtroppo quattro anni fa
con l'inizio di un'altra era....) Filippo Vasta
si e' sempre impegnato nel senso indicato da Filippo Iasonna.
Premesso che siamo convinti che ci sia poco da eccepire sui
contenuti della lettera di Iasonna osserviamo che semmai le
proposte di miglioramento, facciamo nostro il pensiero di
Filippo Vasta, sul piano dei contributi e su quello delle
prestazioni possono risultare ampiamente integrabili: basti
pensare all'assurdo limite di rimborso dell'intervento alla
cataratta, determinato, evidentemente dall'incidenza di
questa patologia fra gli anziani. Seguendo lo stesso
criterio si sarebbe potuto mettere un massimale per il
tumore della prostata. La reale perversita' e' che il
trattamento discriminatorio verso i pensionati rimane del
tutto immotivato davanti a un conto economico consolidato
che trabocca di avanzi d'esercizio quai che il Fondo fosse
un ente con fini di lucro! Sappiamo tutti che l'attuale regime e' dovuto solamente
alla volonta' di banca e sindacati (finiamo di
chiamarli Fonti Istitutive!) ed e' sancito unicamente dai vari accordi
fra gli stessi stipulati.
Aggiungiamo che Filippo ha preferito giustamente astenersi
dal fare alcuna dichiarazione di intenti su argomenti
specifici, se non quella pubblicata nel suo recente appello
al voto ai soci di Amici Comit: "non illudo alcuno sulla
possibilita' di sovvertire, solo contro diciotto, l'iniquo
ordine attuale, ma penso di essere in grado di contribuire
ad una sana amministrazione dell'ente e spero, nel contempo,
di avere sufficiente preparazione e autorevolezza per
cercare di indurre i colleghi dell'Organo Direttivo ad un
maggiore rispetto della nostra categoria e delle sue
esigenze. Tanto, prima o poi, tutti sono destinati a
condividere il nostro destino." Apprezziamo il suo atteggiamento in quanto abbiamo visti diversi
programmi roboanti anche nell'attuale fase
politica e siamo certi che e' ben conscio di avere
l'obbligo di comportarsi con serieta'. E' fuori di dubbio -
e non temiamo di essere smentiti - che si impegnera' in
primo luogo, per convincere il consiglio dell'ente e i loro
mandanti sulla priorita' dell'abolizione della quota
differita, che non porta alcun beneficio al conto economico
ed e' solo una fonte di disordine amministrativo e fiscale.
Se eletto, Filippo Vasta non assumera' certo un atteggiamento remissivo
e minimalista (non e' nel suo stile), dara' una mano a
coloro che ne avranno bisogno (iscritti e non iscritti
qualsivoglia associazione o spazio Facebook) per aiutarli a
sbrogliare situazioni complesse e non fara' mancare ai colleghi le
informazioni sulle attivita' del Fondo, quando degne di nota.
Tuttavia sa benissimo che il Consiglio d'Amministrazione
resta, nell'attuale Statuto, un organo privo di poteri sulle
materie che contano (contributi e prestazioni) e che banca e
sindacati tendono a sottrarre il Fondo, per la sua natura di
istituzione nata da un accordo sindacale, a qualsivoglia
linea guida e, da questo punto di vista, non ha aiutato la
decisione di legge di non fare rientrare questi organismi
fra quelli contemplati nel codice del Terzo Settore: si e' persa cosi' un'occasione, probabilmente unica, per una
revisione obbligatoria dello Statuto verso criteri meno
dittatoriali e calati dall'alto di quelli in vigore.
Filippo Vasta e' ben convinto che non ci sono sostanziali
diversita' di vedute fra quelle delle Associazioni dei
pensionati e quelle degli altri gruppi non sindacali
(compresi quelli Facebook); possono semmai esserci
differenze di approccio ai problemi dettati dall'esperienza
e dal pragmatismo, ma le finalita' devono per forza
coincidere.
Questo e' il programma di Filippo Vasta: per tale ragione
riteniamo sia necessario evitare di votare la lista che
raccoglie un'ammucchiata di sigle sindacali che coincidono (stranamente?)
con le fonti istitutive, che tentano in tale maniera di
"occupare" completamente il consiglio di amministrazione in
modo che non si levi alcuna voce contraria ai loro
intendimenti, in primis quello di far felice la banca
diluendo sempre piu' la quota dei pensionati (e a quanto
pare ci stanno riuscendo data l'altissima percentuale di abbandono dei nuovi
quiescenti (40%) che non sembra assolutamente preoccuparli,
anzi......
Al fine di non rimanere senza tutela, insistiamo ancora nel
ribadire le nostre
indicazioni di voto, che ci auguriamo verranno condivise dai
gruppi Facebook degli esodati:
a) candidato quiescenti al C.d.A.: Filippo Vasta (lista
Pensionati per il Fondo Sanitario)
b) candidato quiescenti all'Assemblea dei Delegati:
Francesco Basilico (lista Pensionati per il Fondo Sanitario: non conoscendo gli altri candidati non
intendiamo caldeggiare
altri nominativi (non vogliamo
infatti ripetere gli errori del passato)
c) candidati dei colleghi in servizio ed esodo: le liste del
CUB SALLCA, che potranno fornire un valido aiuto per
migliorare il Fondo Sanitario anche per quanto concerne i
pensionati (affermazione espressa dai loro organi direttivi.
piazzascala.it edizione 2018