COME
NEGLI ANNI PASSATI, PUBBLICHIAMO LA NOTA
FISCALE DI FILIPPO VASTA, CHE AL SUO INTERNO
DEDICA AMPIO SPAZIO ANCHE ALLE CASISTICHE
DEL FONDO SANITARIO INTEGRATIVO.
CON L'OCCASIONE RINGRAZIAMO L'ASSOCIAZIONE
AMICI COMIT - PIAZZA SCALA CHE CI HA
PERMESSO DI ESTENDERE L'UTILIZZO DI QUESTO
PREZIOSO DOCUMENTO ANCHE AI NON SOCI.
PIAZZASCALA.IT
Dichiarazione dei redditi - mod. 730/2021 -
Redditi del 2020
Queste
note non intendono sostituire le istruzioni
dell'Agenzia delle Entrate per la compilazione del mod. 730, istruzioni che
costituiscono la guida fondamentale per la dichiarazione dei redditi. Esse si limitano
a sintetizzare alcuni punti salienti e di
generale interesse delle varie sezioni del modulo, con particolare attenzione ai
problemi dei dipendenti del credito in
quiescenza.
Il Fondo Sanitario Integrativo di Intesa
SanPaolo e la dichiarazione dei redditi.
Aspetti generali
Come tutti gli anni, la dichiarazione dei
redditi di chi e' iscritto ad un Fondo
Sanitario comporta una particolare
attenzione. E'infatti inevitabile che una
parte delle spese sanitarie da noi sostenute
nell'anno fiscale venga rimborsata dal Fondo
Sanitario, in parte o interamente, in un
anno fiscale diverso. Se questa discrasia
non viene armonizzata in sede di
dichiarazione dei redditi, il contribuente
viene penalizzato pagando piu' imposte del
dovuto.
Da quando redigo queste note, ho sempre
consigliato di effettuare la detrazione
delle spese sanitarie al netto dei rimborsi,
anche se questi sono stati effettuati
nell'anno successivo. Quest'anno, per la
prima volta, l'Agenzia delle Entrate
richiama, nelle sue istruzioni per la
compilazione del modello 730, questa facolta',
la cui esistenza era peraltro implicita
anche negli anni passati. A pagina 51 di
dette istruzioni e' stato infatti inserito
il seguente periodo:
""Le spese sanitarie sostenute nel 2020 e
che saranno rimborsate in anni successivi
possono essere portate in detrazione gia' al
netto dell'importo che verra' nmborsato
oppure possono essere detratte per l'intero
importo, salvo poi indicare l'importo
ricevuto nel ngo D7 codice 4 nella
dichiarazione dei redditi relativa all'anno
dlmposta in cui si percepira' il rimborso"".
E' evidente che la prima soluzione e' quella
da seguire, mentre la seconda e'
quella di detrarre al lordo dei rimborsi
avvenuti in anno successivo inserendoli poi
fra i redditi dell'anno di percezione
e' penalizzante, per la differenza fra le
due aliquote.
I flussi trasmessi dal Fondo all'Agenzia
delle Entrate e il relativo riepilogo
annuale delle prestazioni nell'anno sono
rigorosamente per cassa, per cui il
contribuente che si avvale del 730
Precompilato deve rassegnarsi ad apportare
allo stesso le necessarie correzioni.
Parimenti chi si reca presso un CAF deve
fare presente la situazione al proprio
consulente e non sempre trovera' un
operatore bene al corrente di queste
problematiche - per fare in modo di
indirizzare la propria dichiarazione in modo
corretto e rispondente ai nostri interessi.
I CAF tengono infatti in considerazione i
dati del Precompilato come riferimento per
la dichiarazione.
Il rimborso anticipato della quota
differita del 2020
In via del tutto eccezionale, la quota
differita del 2020 e' stata rimborsata in
anticipo. Tale decisione e' stata presa in
quanto la pandemia in corso ha reso
difficoltoso l'accesso alle normali
prestazioni sanitarie, determinando un
minore onere per il Fondo e rendendo certo,
gia' in fase previsionale, un risultato
d'esercizio positivo. Di conseguenza, la
quota differita relativa alle prestazioni
rimborsate sino al 15 dicembre 2020 e' stata
accreditata agli iscritti il 29 dicembre
2020, mentre tutti i rimborsi effettuati in
data successiva (le richieste afferenti il
2020 possono essere presentate sino al 30
marzo 2021) comprendono sia la quota
immediata, sia quella differita.
Pertanto quest'anno le spese sanitarie
dovranno essere detratte al netto sia della
quota immediata, sia della quota differita.
Questa non e', come d'abitudine, una facolta'
consigliata, ma un obbligo, perche' in caso
contrario la dichiarazione sara' errata.
Il rigo D7
In questo rigo troviamo, sul 730
precompilato, la quota differita del 2019,
corrisposta alle fine di giugno 2020.
Dobbiamo quindi:
- Cancellare il dato se l'anno scorso
abbiamo detratto le nostre spese sanitarie
al netto della quota immediata e di quella
differita.
- Mantenere il dato se abbiamo detratto le
spese al netto solo di quanto incassato al
31 dicembre 2019 perche' in questo caso,
avendo portato in detrazione, nella
precedente dichiarazione, una cifra
successivamente oggetto di rimborso, siamo
tenuti adesso a denunciarla come reddito.
- Il rigo D7 del precompilato contiene
altresi' i rimborsi che il Fondo ha
effettuato nei primi mesi del 2020 relativi
a spese del 2019. Anche in questo caso
occorre verificare se nella denuncia dei
redditi dell'anno scorso tali spese erano
state detratte al lordo o al netto dei
successivi rimborsi del Fondo. In
quest'ultimo caso (se i rimborsi erano stati
sottratti dalle fatture), gli importi vanno
cancellati dal rigo D7 perche' nulla e'
dovuto al fisco.
L'anno prossimo, quando faremo la
dichiarazione relativa ai redditi 2021, la
compilazione di questo rigo sara' piu'
agevole in quanto non ci saranno gli importi
della quota differita, liquidata
anticipatamente.
Il rigo E1
Per operare in modo corretto, raccomandiamo
di scaricare dal sito, oltre al riepilogo
annuale delle prestazioni, anche i singoli
prospetti di liquidazione dei rimborsi e
sposarli alle relative fatture, in modo da
consentire all'operatore che vi assistera'
nella compilazione della dichiarazione di
quantificare le spese sanitarie e detrarle
al netto dei rimborsi in modo corretto. Come
detto nei paragrafi precedenti, dall'importo
reclamato occorre sottrarre sia la quota
immediata, sia la quota differita e
iscrivere la differenza che corrisponde alla
spesa rimasta a vostro carico.
Parimenti, se operate da soli tramite il 730
precompilato e siete sicuri delle vostre
cifre, non esitate a rettificarne i dati.
Per le pratiche gestite in convenzione (la
c.d. diretta), vi limiterete a esporre, fra
le spese sanitarie da detrarre, quanto avete
corrisposto, nel corso del 2020, agli enti o
ai medici convenzionati, somme che
corrispondono alle franchigie a vostro
carico. Allo scopo utilizzate le fatture che
vi sono state rilasciate; in molti casi le
cifre che vi interessano, quelle a carico
del paziente, sono annotate nella fattura
complessiva destinata a Previmedical.
Purtroppo i tempi di pagamento di
Previmedical agli enti convenzionati possono
creare dati fuorvianti sia nel Precompilato,
sia nel prospetto riepilogativo del Fondo.
Questi elementi vanno pertanto ignorati dal
contribuente.
Il rigo E26.
I contributi che versiamo al Fondo sono
deducibili dal reddito nei limiti di Euro
3.615,20. Il rigo contiene diversi codici;
quello che ci riguarda e' il codice 13,
relativamente al quale riportiamo le
istruzioni dell'Agenzia delle Entrate:
Codice 13' per i contributi versati
direttamente dai lavoratori in quiescenza,
anche per i familiari non a carico, a casse
di assistenza sanitaria aventi
esclusivamente fini assistenziali (art. 51,
comma 2, lett. a, del Tuir), che prevedono
la possibilita' per gli ex lavoratori, che a
tali casse hanno aderito durante il rapporto
di lavoro, di rimanervi iscritti anche dopo
la cessazione del rapporto di lavoro,
continuando a corrispondere in proprio il
contributo previsto senza alcun onere a
carico del datore di lavoro.
Se nel precompilato trovate una cifra
diversa dall'intero importo della
contribuzione, comprensiva di quella dei
vostri familiari, dovete provvedere alla
rettifica. L'importo da dedurre e' quello
che si trova nella prima pagina della
certificazione, mentre il successivo
dettaglio e' solo informativo.
Il Fondo Sanitario mette a disposizione
degli iscritti l'apposita certificazione,
indispensabile per far valere il diritto
alla deduzione. A coloro che non accedono a
internet, la certificazione dovrebbe essere
inoltrata per posta. Raccomandiamo a tutti
di non recarsi al CAF a fare la propria
dichiarazione privi di questo documento.
Con le attuali aliquote contributive,
particolarmente se si hanno familiari non a
carico, e' possibile superare il limite
deducibile di Euro 3.615,20. In questo caso
insorge il diritto di detrarre una
percentuale delle spese rimborsate dal Fondo,
secondo la seguente proporzione:
Totale contributi : contributi tassati = 100
: X
La percentuale dell'ulteriore detrazione si
ottiene pertanto con lo sviluppo di questa
proporzione e porta alla seguente formula:
100 * (totale contributi - 3.615,20)/totale
contributi
Facciamo un esempio: un socio paga
complessivamente Euro 5.000 di contributi.
Si calcola la quota tassata che sara'
5.000-3615,20 = 1.384,80 .
Per questo socio, la percentuale delle spese
rimborsate detraibili sara' quindi:
1.384,80 x 100 = 27,69%
5.000
Il contribuente applichera' questa
percentuale:
- A tutte le somme ricevute dal Fondo per le
pratiche a rimborso (indirette);
- A tutte le quote rimaste a carico del
Fondo (riconosciute da Previmedical agli
enti convenzionati) per le dirette,
e pertanto aggiungera' la cifra cosi'
ottenuta alle proprie spese mediche per le
quali si ha diritto alla detrazione del 19%.
Ovviamente il diritto si estende al
familiare non a carico, nella dichiarazione
di quest'ultimo e per le spese allo stesso
rimborsate. Di tutto occorrera' conservare i
dettagli di calcolo, per un'eventuale
esibizione all'Agenzia delle Entrate. Il
principio della detraibilita' in percentuale
delle spese rimborsate e' affermato dalle
istruzioni del mod. 730 a pagina 51, ma non
e' spiegato come procedere al loro conteggio.
Aprile 2021 - Filippo Vasta
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