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Le elezioni per gli organi direttivi del Fondo Sanitario Integrativo: il CUB-SALLCA (presenta candidature solo per il personale in servizio/esodo)

Premesso che sappiamo che molti dei nostri visitatori sono colleghi in servizio/esodo, siamo lieti di portare alla vostra attenzione un volantino del CUB-SALLCA che presenta i suoi candidati per le imminenti elezioni dei rappresentanti dei colleghi in servizio/esodo degli organi direttivi del Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo: gia' in passato il CUB/SALLCA era stato l'unico sindacato a difendere i diritti dei pensionati in Consiglio di Amministrazione, sinergie che, salvo errori,  riteniano siano andate in parte disperse nell'ultimo quadriennio.
Premettiamo che purtroppo il CUB-SALLCA non fa parte delle fonti istitutive che fanno il bello e cattivo tempo in seno al FSI: infatti si sono insignite motu proprio di tale titolo INTESASANPAOLO, FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, SINFUB, UGL CREDITO, UILCA e UNISIN in un inusuale connubbio che mortifica ingiustamente i diritti del personale in quiescenza escludendolo da una doverosa e completa solidarieta' intergenerazionale.
Le dichiarazioni di intenti del CUB SALCA sono di sicuro interesse e riteniamo che coincidano sostanzialmente con quelle del rappresentante dei pensionati, se questi sara', come ci auguriamo, Filippo Vasta, che aveva gia' dato buona prova di se' nel periodo ante Baroni.
Sicuramente Filippo e' d'accordo su questi punti presenti nel programma CUB/SALLCA:
- NO alla contrapposizione tra attivi e pensionati
- SI   all'unita' tra le generazioni, contro i voleri e gli interessi aziendali
- SI   allo sblocco dei 33/mln ex Cassa Sanitaria congelati se questi saranno utilizzati appropriatamente
per riequilibrare le contribuzioni e pensare ad un diverso modello di fondo sanitario
-
SI   a far rientrare nel rimborso ordinario la quota differita, che costa in termini amministrativi inutili sprechi
- SI   per un'ampia trasparenza nella comunicazione agli iscritti sull'andamento della gestione del fondo: non sussistono impedimenti per cui si debbano secretare l'iter decisionale e le discussioni
        all'interno degli organismi, tutti devono poter conoscere e valutare i diversi scenari proposti
- SI   alla rottura del monopolio delle fonti istitutive consentendo a tutti gli iscritti di poter partecipare alle decisioni con pari dignita'
Questo a titolo meramente esemplificativo: a nostro giudizio Filippo Vasta e i rappresentanti del CUB-SALLCA (se eletti) potranno trovare altri motivi di convergenza nel quadriennio in corso e si batteranno insieme anche per i sacrosanti diritti dei pensionati.
Cio' premesso, il nostro invito e' quello di votare Filippo Vasta quale rappresentante dei pensionati e per Paola Cassino (gia' presente nel precedente Consiglio di Amministrazione) e Palmentieri Mauro quali rappresentanti del personale in servizio/esodo, che deve rendersi conto che presto o tardi si trovera' nella posizione del personale in quiescenza.

piazzascala.it edizione 2018



VOTA LE/I CANDIDATE/I DEL SINDACALISMO DI BASE, SOSTIENI LE LISTE CUB-SALLCA

Alla fine del primo mandato dei nostri candidati eletti negli organismi del Fondo Sanitario, ci siamo resi conto che gli organismi stessi sono regolarmente scavalcati dalle "fonti istitutive": l'azienda decide e i sindacati firmatutto sottostanno al suo volere, replicando il modello degli ultimi accordi "a perdere" (inquadramenti, assunzioni miste, ecc.) senza assemblee e senza democrazia.
Tutti i nodi irrisolti dalla nascita del nuovo Fondo di Gruppo sono rimasti tali.
Il nuovo Fondo era nato nel 2010 con un aumento della contribuzione a carico dei nuovi assunti (tanto chi non c'e' non puo' lamentarsi) e le premesse per peggiorare le prestazioni dei pensionati con le gestioni separate (come e' puntualmente accaduto). Nella fretta di fare il colpo di mano sono state piallate le Casse preesistenti (Intesa, Sanpaolo, Cariparo), "dimenticandosi" che la Cassa Intesa, per essere sciolta, necessitava di un referendum, che non e' stato mai fatto. Questo ha provocato la reazione degli eletti dei pensionati nel CdA, con cause legali (ora  arrivate in Cassazione) finora tutte vinte dai ricorrenti, con il congelamento delle riserve della ex Cassa Intesa per oltre 30 milioni di Euro (lo sapevate?). Solo la nostra eletta nel CdA (insieme al rappresentante dei pensionati) ha votato contro la prosecuzione di una causa insensata.
Quante cose si potrebbero fare con quei fondi?

Perche' continuare ad alimentare una contrapposizione insensata tra lavoratori in servizio e pensionati? Gli 8.000 colleghi/e che stanno andando o sono appena andati in esodo/pensione, da che parte dovrebbero stare?
Dobbiamo dire NO alla contrapposizione tra attivi e pensionati.
Diciamo SI all'unita' tra le generazioni, contro i voleri e gli interessi aziendali.

Tutti i giovani entrati dopo il 2010 pagano tanto, per avere poco o nulla da anziani, quando ne avranno piu' bisogno. Le riserve bloccate potrebbero essere utilizzate per riequilibrare le contribuzioni e pensare ad un diverso modello di fondo sanitario. Ad esempio, si potrebbe far rientrare nel rimborso ordinario la quota differita, che costa in termini amministrativi inutili sprechi.
Ci battiamo per un'ampia trasparenza nella comunicazione agli iscritti sull'andamento della gestione del fondo: non sussistono impedimenti per cui si debbano segretare l'iter decisionale e le discussioni all'interno degli organismi, tutti devono poter conoscere e valutare i diversi scenari proposti.
Noi siamo l'unica voce fuori dal coro, espressa con l'elezione diretta dei lavoratori, presente negli organi collegiali!
Per questo vi chiediamo di votare e sostenere le nostre liste, per rompere il monopolio delle fonti istitutive e consentire a tutti gli iscritti di poter partecipare alle decisioni.
Non dimentichiamo di lavorare in aziende dove i sindacalisti "che trattano" non sono MAI stati eletti dall'insieme dei lavoratori (eppure basterebbe applicare la procedura che utilizziamo per votare i rappresentanti del Fondo...). Nessuna occasione, quindi, va persa per esprimere dissenso e volonta' di cambiamento. Votando i rappresentanti della CUB-SALLCA si da' voce ad un modello di sindacato basato sull'autorganizzazione dei lavoratori e sul volontariato militante, perche' non abbiamo alcuna agibilita' o diritto sindacale retribuito dalle aziende.
Il voto non e' solo un consenso elettorale, ma costituisce l'indispensabile ossigeno che ci permette di continuare a far sentire la nostra voce e tutelare, per come possiamo, gli interessi del mondo del lavoro. PASSAPAROLA!
 


Candidati CUB/SALLCA al Consiglio di Amministrazione
(solo colleghi inservizio/esodo)


 

 

 

 

 

Candidati CUB/SALLCA all'Assemblea dei Delegati
(solo colleghi inservizio/esodo)

 

CUB-SALLCA Intesa Sanpaolo