Spigolature

1) blocco della perequazione sulle pensioni oltre un certo importo

E' tuttora pendente presso la Corte Europea il ricorso avverso le sentenze  della magistratura italiana che hanno respinto le istanze per ottenere il ripristino della perequazione a suo tempo bloccata per fare fondi  a scapito dei pensionati. Premesso che la Corte ha già respinto due cause collettive promosse da Federmanager e da uno studio legale di Firenze, rimane ancora aperta quella gestita dallo studio Iacoviello di Torino (legale di Fapcredito), che ha portato argomentazioni diverse da quelle già esaminate dalla CEDU: pur non essendo del tutto tramontate le speranze di ottenere un giudizio favorevole ai pensionati, appare purtroppo difficile un cambio di orientamento della Corte.
Un'ultima osservazione: i governi devono finirla di considerare le pensioni alla stregua di un bancomat da utilizzare a favore di altre iniziative che assicurano ritorni politici per acquisire voti. Quanto sta succedendo in Europa dovrebbe capire che, anche - anche se improbabile - la movimentazione dei pensionati (quasi diciotto milioni) e la loro discesa nelle piazze italiane (qualora venga istituito un centro di coordinamento) potrebbe indurre a miti consigli qualsiasi governo.

2) Fondocomit: le ultime vicende

E' praticamente terminata (pochissimi i casi ancora in sospeso) l'erogazione del secondo acconto 2017.
Restano ancora da liquidare (eventualmente) i residui della vicenda Fondo Beni Stabili ed se del caso gli accantonamenti a fronte delle cause relative all'art. 27 dello statuto del Fondo, che, pur diminuite di numero, dovrebbero raccogliere oltre un migliaio di colleghi attualmente in Cassazione.
Per quanto concerne il capitolo Beni Stabili, si è da poco concluso l'arbitrato che - a maggioranza e con la voce contraria di uno degli arbitri - ha deciso in modo salomonico che "l’onere finale del pagamento ricevuto dal Fisco (in relazione al contenzioso fiscale relativo alla dismissione del patrimonio immobiliare del Fondo, avvenuta nel 2006) debba essere sopportato in via paritetica da Fondo e Beni Stabili", in parole povere ognuno dei contendenti dovrà accollarsi 55/mln. La decisione, del 26 settembre 2018, potrebbe essere appellata presso la Magistratura ordinaria: il termine per azionare il gravame (90 giorni) scade alla vigilia di Natale ed entro questa data le decisioni dei contendenti dovranno essere rese note. Premesso che le intenzioni dei contendenti sono ancora coperte da rigoroso riserbo (Beni Stabili è società quotata in Borsa e per questo nulla trapela, come del resto nulla trapela dai liquidatori).
Se il lodo arbitrale dovesse diventare definitivo si renderebbero disponibili almeno 55 milioni che potrebbero essere subito distribuiti agli aventi diritto, magari non con le lungaggini del passato. Per altre distribuzioni è giocoforza attendere gli esiti dei ricorsi pendenti in Cassazione.

3) Fondo Sanitario Integrativo: le ultime vicende

Nel corso di un recente incontro, le fonti istitutive hanno rilevato che dall'analisi del Bilancio 2017 si evinceva una tendenza all'aumento della spesa: incremento del 3,4% della spesa pro capite per il personale in servizio e del 5,6% per il personale in quiescenza,  con picchi di aumento in alcune tipologie. In questo frangente l'Azienda ha ipotizzato (secondo noi piuttosto frettolosamente) alcune possibilita' di intervento per riequilibrare la gestione, interventi che questa volta andrebbero a penalizzare anche i colleghi in servizio. In un successivo incontro le fonti istitutive hanno deciso di dedicarsi solo ad argomenti di routine, rimandando ciò che più ci sta a cuore al prossimo anno: nulla è quindi trapelato sulle decisioni che verranno prese  per porre rimedio alle problematiche relative al presunto appesantimento dei conti, che a nostro giudizio dipende soprattutto dal fatto che parecchi colleghi usciti per pensionamento non hanno ritenuto opportuno continuare la loro permanenza nel fondo (altissime le percentuali di abbandono che purtroppo continuano) e che, in ogni caso, la tendenza della banca a limitare le nuove assunzioni  a fronte delle uscite per pensionamento/esodo portera' ad un rapido invecchiamento della forza lavoro e a un deciso decremento percentuale delle entrate che alimentano l'ente con ovvie conseguenze su personale in servizio e in quiescenza. Ciononostante a tutt'oggi non esistono coperture sanitarie per le persone in età matura migliori del Fondo: prima di abbandonarlo all'atto del pensionamento o di lasciarlo successivamente occorre tenere presente che qualora si esca non sarà più possibile rientrare.

 

4) Le news di piazzascala.it

Dobbiamo purtroppo segnalare che per noi è diventato sempre più difficile reperire spunti da pubblicare sul sito: per questo abbiamo deciso di limitare per il prossimo anno l'uscita della rivista al solo numero del dicembre 2019.

 

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Il 2018 è ormai in dirittura d'arrivo: auguriamo a tutti i nostri visitatori e alle loro famiglie un buon Natale e un felice Anno Nuovo!

piazzascala.it

 

 

Vi lasciamo ora ai contributi che siamo riusciti a raccogliere: troverete racconti molto interessanti e splendide fotografie.
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