Cari Colleghi,
in relazione alla lettera indirizzataci in tema
di "Fondo Sanitario del Gruppo Intesa", sono
alquanto sorpreso,- nella mia veste di
"ricorrente"- che venga chiesto proprio a noi di
chiudere la vicenda e di restituire al Fondo i
35 milioni di €uro, a suo tempo trasferiti alla
Cassa Sanitaria su ordine del Giudice.
Pensavo fosse
più logico ed opportuno rivolgere queste
istanze, in maniera pressante, al Fondo ed alla
Cassa, nonché alla Banca ed alle Organizzazioni
Sindacali autodefinitesi, impropriamente, "fonti
istitutive".
Nella loro
veste di "parti soccombenti" in ben quattro
passaggi in giudizio spetta infatti a loro
provvedere al ritiro della causa in Cassazione,
non certo agli originali ricorrenti.
L'assordante
silenzio che caratterizza la "mancata replica"
alle nostre lettere - sottoscritte anche per
conto di diverse altre Associazioni di
Pensionati del Gruppo Intesa per sollecitare una
possibile conciliazione della vertenza - la dice
lunga su chi agisce e chi tace.
Vi invito
pertanto a leggere con attenzione quanto
pubblicato, in proposito, dal nostro Legale Avv.
Michele Iacoviello, nonché dall'unico
Rappresentante eletto dai Pensionati nel
Consiglio Di Amministrazione del Fondo Sanitario
di Gruppo - componente del nostro Direttivo -
Dott. Filippo Vasta sul sito:
Cordiali
saluti.
Sergio Marini
Presidente del
Consiglio Direttivo
"Associazione
Amicicomit-Piazzascala"
b)
Coperture previdenziali alternative al FSI
L'associazione Unione Nazionale tra i Pensionati
del Banco di Napoli ha stipulato con MBA – prima
Società di Mutuo Soccorso in Italia in materia
sanitaria – alcune convenzioni senza limite
massimo di età alle quali possono singolarmente
aderire gli iscritti alle associazioni aderenti
a FAPCREDITO (fra cui Amicicomit - Piazza
Scala), che per varie ragioni non si avvalgono
del Fondo Sanitario di Gruppo Intesa SanPaolo.
Trovate gli estremi nel comunicato Amici Comit -
Piazza Scala del 7 dicembre 2019 (la prima
spigolatura in alto).