la "(Fu)fi(s) Travel" in Malaysya - di Filippo Furia

settima puntata - 31 luglio

Risveglio con un bel sole, la abbondante pioggia ha pulito l'aria e nel fresco del mattino si parte in tambang per un'altra escursione verso un'altra grotta, questa volta non ci sono chilometri da fare, ma solo... tanti scalini, veramente tanti, per raggiungere la Wind Cave, la grotta del vento. Dopo la sudata per la scalinata diciamo che la sottile brezza che ci accoglie all'ingresso della grotta non e' proprio salutare (ahi, ahi, ahi ci voleva la felpina direbbe Sergio Santaniello), ma proprio questi refoli sono la caratteristica di questa grotta che da questi prende il nome. Lungo il camminamento le pareti increspate creano quasi un effetto tendaggio, ora chiuse ora aperte, poi davanti ai nostri occhi si apre la grande camera di questa grotta, siamo al top della King's room, maestosa, incastonata in uno scenario fantastico dove stalagmiti e stalactiti disegnano figure quasi floreali. Decisamente molto bella, ma ora al ritorno c'e' la scalinata che, faticosa all'andata, diventa ora quasi pericolosa per quanto e' scivolosa, qualcuno ci prova a cadere e ci... riesce (abbiamo trovato un secondo Gigi). Riprendiamo la nostra barca e ci dirigiamo verso l'ultima delle grotte in catalogo: la Clearwater Cave, dove un fiume scorre in mille rivoli scintillanti con le sue acque trasparenti; e' la grotta piu' lunga e ancora solo parzialmente esplorata, secondo quanto dettoci (o meglio capito) misura oltre 100 km (si', 100 km) ed e' la settima grotta piu' lunga al mondo: quali saranno le altre 6?? E' una curiosita' da appagare! Dimenticavo, anche qui una fregatura: per arrivare all'ingresso un'altra scala di soli 200 scalini (contati) in salita e 200 scalini (pure contati) in discesa, per di piu' senza corrimano protettivo, ma alla fine bisogna riconoscere che lo spettacolo e' veramente... da cartolina. E poi al ritorno c'e' un premio oltre al lunch (che certamente premio non e'), il fiume all'uscita della grotta crea una sorta di piscina naturale nelle cui acque fredde per non dire gelide e' stato tonificante bagnarsi, rilassante nuotare, doveroso farsi fotografare.
Ritorno in barca al resort e nuovo clima di tensione, perche' bisogna quadrare il pranzo con la cena che non c'e', non e' compresa, e risolvere in via definitiva il problema del volo; si apre un ponte radio con Kuala Lampur, partono fax e i toni si esasperano... la Greenline si riserva di richiamare. La febbre cala e si cerca di sfruttare al meglio il pomeriggio in questo posto che, a parte le piccole contrarieta', resta un angolo di paradiso. Si opta per una passeggiata in kajak (vecchio mio sogno che si realizza: era una vita che volevo rifare una pagaiata), solo Magda cede al sonno e preferisce riposare. Nelle acque del Melinau River, placide e fresche, con le prime pagaiate incerte poi sempre piu' sicure ci avviamo alla scoperta di scorci di paesaggi molto dolci, curiosiamo nella vita dei piccoli villaggi lungo le rive e ci lasciamo incantare dallo splendido volo degli snake-birds. Il silenzio e' meraviglioso, rotto solo dal verso degli uccelli che giungono dalla foresta (in prevalenza gli gne' dei buceri o hornbill) o dagli alo' di qualche bimbo che sguazza felice nel fiume: insomma lasciatemelo dire, e' un'altra seduta dall'analista risparmiata. All'improvviso... splash... Fabio si capovolge e cade in acqua, spavento prima, risata poi e incazzatura finale dello stesso che mette a fuoco le conseguenze dell'accaduto: orgoglio ferito e occhiali persi. Rimessa la barca in galleggiamento, riprendiamo a scivolare lentamente sulle acque per cogliere ancora qualche immagine nei colori del tramonto, per godere ancora di questa sensazione di pace interiore, per scattare ancora qualche foto da rivisitare nei momenti out di Mediolanum city. Si ritorna al resort e la sensazione di pace continua ... splash...  e stavolta siamo tutti in piscina a goderci Jacuzzi e il suo idromassaggio, sorbendo una birra fresca lasciamo scorrere il tempo verso la cena famosa che non c'e' o meglio non e' compresa nel prezzo.
Da Kuala Lumpur nessuna notizia, quindi volo confermato, ma ... chiamiamo la Gastaldi in Indonesia, in Thailandia... dov'e' Eliah la nostra presunta guida accompagnatore... ci sara' un numero verde per assistere i turisti italiani... Fabio e' scatenato, letteralmente fuori... certamente non ha torto, ma forse e' ancora una volta sopra le righe. Poi, o per fame o per non so cosa, si adotta una decisione equilibrata e saggia, andiamo a mangiare con conto sulla stanza, domani e' un altro giorno e si vedra'. Forse non goduto appieno per quanto meritava ma del Mulu Royal Resort non potremo che serbare il ricordo di una parentesi molto bella del nostro viaggio che ora sta per chiudersi... buona notte e ... mi manca tanto un buon caffeeeeeeee'!


(continua)


 

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Alah Bisa - Faizal Tahir & Amira Othman