settima puntata - 04 luglio
Tappa lunga ed impegnativa con sveglia all'alba e questa
e' la parte del bicchiere mezzo vuoto, nella parte mezza
piena c'e' il paesaggio intorno a noi con il sole che
ancora non violento esalta i toni del verde dell'oasi,
dell'azzurro del cielo e del rosa delle montagne
rendendo ancora piu' godibili i forti contrasti di
queste immagini nell'aria fresca del mattino. Si parte
assonnati ma non dormienti, la curiosita' e' ancora
tanta per poter chiudere gli occhi perdendo opportunita'
di conoscenza e di emozioni qui sempre possibili. Anche
la prima parte del viaggio quando attraversiamo una zona
mineraria per l'estrazione dei fosfati ha un suo
interesse magari con un occhio solo ma resistiamo, tutti
tranne Mohamed 1^ che invece... crolla sotto il peso del
suo silenzio (e cosa avrebbe potuto mai dirci?).
Resistenza premiata, in un villaggio c'e' molta
animazione nonostante l'ora, c'e' un matrimonio, c'e' il
cammello con il tipico baldacchino della sposa, ci sono
i primi invitati nei loro coloratissimi costumi da
cerimonia. Peccato che Mohamed 2^ corra via veloce,
sarebbe stato bello qualche particolare in piu' di un
evento cosi' tipico. Arriviamo a Gafsa, ma non c'e'
niente di rilievo da segnalare, e' una sosta pro-fumo e
pro-stata. Il sole e' ormai alto e si fa sentire
cocente; non possiamo nemmeno beneficiare dell'aria
condizionata della macchina, Mohamed 2^ ha il cimurro
(che abbia dormito scoperto nelle mille e una notte del
deserto?). Da qui in poi lasciamo definitivamente gli
scenari di sabbia e di polvere , di montagne brulle e
riarse, di steppe infinite, entriamo in una zona verde
agricola, ubertosa e fertile. Intorno a noi campi di
meloni e soprattutto di angurie, tanti fichi d'India e
tantissimi alberi da frutta di ogni tipo, tamerici e
ginepri. Seconda tappa pro-fumo e pro-stata e questa
volta anche pro-trippa, in tanti sono folgorati dalla
pizza o dai panini arabi pieni di intrugli e di harissa,
il the' alla menta non va molto in questa sosta:
Guglielmo e' all'abuffet (non e' un errore, va letto con
l'accento sulla u) e Sergio ragiona, una mosca lo fa
tornare igienista prudente con conseguente scelta di
tipo tradizionale che porta al ... the' alla menta:
Temperatura esterna livello cottura tra i 40' e i 45'
gradi, temperatura interna forse... di piu', quando
arriviamo a Kairouan, la quarta citta' santa dell'islam,
con i suoi mille tetti a cupola delle sue mille moschee.
Pertanto la prima visita della Grande Moschea risulta a
tutti molto gradita per qualche cono d'ombra e qualche
zona freschina (cioe' meno calda) e di piu' e' anche
interessante; nello stile ricorda da vicino quella di
Delhi, senza contare che dopo Mecca, Medina e
Gerusalemme c'e' Kairouan: ma che vuol dire santa nel
mondo islamico? Solo che e' molto vecchia, la quarta in
ordine di costruzione, la prima in terra d'Africa, e'
questa e' del IX secolo conquistando l'ambito posto in
classifica. La sala delle preghiere ha 2/3 chicche da
ricordare, in primis il colonnato della navata centrale
fatto con colonne tutte diverse provenienti dai siti
romani sparsi nei dintorni o dalla non lontana Cartagine
come testimoniano i ricchi capitelli (certe lezioni si
imparano presto, ricordate le chiese di Roma costruite
con i marmi dei fori e del Colosseo?), poi c'e' il
minbhar e il qinbhar impreziositi da splendide maioliche
azzurre portate qui dall'Irak e infine, more solito, i
lampadari e soprattutto il tappeto centrale veramente di
pregio.
Una diversita' e' la localizzazione del gineceo, posto
in una sorta di recinto con transenne abbastanza altine
per evitare distrazioni quando anch'esse prone... .In
tutta la nostra visita siamo accompagnati da un
sottofondo cantilenante di un muezzin intento alla
lettura del Corano, e' l'ora della preghiera di
mezzogiorno ... .di fuoco per noi. Lungo le mura della
Medina colpisce un antico cimitero dei protomussulmani,
tutto bianco con tanti piccoli marabuttini pure
calcinati meritevole di foto. Siamo alla Moschea del
barbiere e qui si apre il coro dei commenti un po'
blasfemi: il nome certamente strano per un luogo sacro
deriva da un santo amico del profeta che qui riposa e
che a suo tempo qui porto' come preziosa reliquia 3 peli
della barba di Maometto. Per molti e' chiaro, l'amico
del profeta era il suo barbiere che dopo ogni
scorciatina al mattino raccoglieva i peli spargendoli
poi per tutto l'Islam... .e non facendo piu' il
barbiere. A parte queste battutacce da infedeli, la
versione piu' attendibile e' quella legata alla
circoncisione islamica che viene praticata in questa
moschea secondo il rituale da un ... .barbiere! E per
noi una circostanza fortunata; una intera famigliola,
tutta bardata a festa, con nonna berbera in costume
berbero tatuata e ingioiellata all'inverosimile, e
soprattutto lui, un bambino di 5 o 6 anni al massimo,
spaurito e fiero allo stesso tempo per il rito della
virilita' che sta per compiersi o che si e' appena
compiuto (e' pallido come un cencio). Proseguiamo nella
visita senza traccia dei 3 peli di questo comunque
interessantissimo sito del XVII secolo per scoprire
ancora le accentuate analogie con gli stili moreschi e
andalusi per la ricchezza dei decori, per l'uso delle
maioliche eleganti e policrome, per scoprire ancora
un'altra piccola scuola coranica con un'aula in
particolare ricoperta di fantastici tappeti e con cinque
orologi al muro tutti rigorosamente fermi sull'ora delle
preghiere. Hotel Amina, non e' un luogo di cultura, ma
un luogo di ... pasto con aria condizionata e
soprattutto dove abbiamo la possibilita' di
sbraghettarci togliendo il lungo fin qui indossato per
rispetto ai luoghi visitati. Qui non si porta rispetto a
Fatima, ma solo alle sue dita (un involtino gradevole,
stile wanton cinese). Neanche tanto rigenerati dal
fresco, ma satolli, visitiamo ancora la cisterna degli
Aglabiti, chissa' perche'?, piu' che un luogo di
interesse storico sembra la visita ai depuratori dell'AMSA,
ma e' stata costruita dagli aglabiti e chi saranno mai
costoro? Poi ci tocca e non possiamo sfuggire, Kairouan
e' famosa nel mondo anche per la produzione dei tappeti
e una coop da visitare e' compresa nel prezzo del
biglietto! Peccato che nel prezzo non sia compreso
direttamente il tappeto, perche' si sceglie di andare in
Tunisia per il prezzo contenuto poi un acquisto e sei
alla... canna; sara' stata infatti l'abilita' del
venditore (il cui barbiere a suo tempo deve aver
tagliato un po' troppo), la bellezza vera dei vari
mergum o kilim o delle stuoie berbere, gli sconti da
fiera del ...tappeto stile Roberto, ma alla fine ahi,
ahi, ahi ... me cala ... il conto in banca. Celie a
parte, abbiamo visto bellissime cose a prezzi
decisamente fuori mercato ma anche a prezzi piu'
accessibili e in tanti abbiamo ceduto ai desideri delle
signore, me compreso. Grazia vigila alla fattura del
pacco per evitare il pacco, e' il sangue napoletano. Ci
hanno offerto del... the' alla menta, e tra una
contrattazione e una preghiera (Allah e' grande e
capisce) abbiamo passato una bella oretta dando un buon
contributo generale all'artigianato locale e una
consulenza gratuita al primo oggetto d'arredo del nuovo
Minieri Manor House of Vergata Tower. Ancora una Medina,
concesso: siamo folli! Ci inoltriamo nei vicoli del suk
guidati da un improbabile personaggio esperto del posto
migliore ai prezzi migliori che Sergio chissa' dove ha
scovato, ma lui in queste situazioni ci sguazza, si
esalta nelle trattative sfidando le maledizioni di Allah
che i vari commercianti gli lanciano contro, risultato:
ancora magliette, jellabah e qualche piatto tipico. E in
tema di esaltazione non dimentichiamo Marilena che qui
sembra costruirsi un futuro da modella, e' un po' troppo
esuberante e sembra voglia fare un po' da kiss dispenser
per cui bisogna richiamarla ricordandole che al terzo
bacio si passa alla pomiciata. Si torna verso la costa e
nell'aria ritorna l'umidita' del mare, finalmente si
arriva... .in piscina a Port el Kantaoui, una leggera
bava di vento sulla pelle bagnata ha un benefico effetto
rigeneratore, siamo pronti per la cena e per la
passeggiata sul molo. Rimini? Riccione? Agropoli? Un mix
del tutto e avete Port el Kantaoui; tra mille botteghe,
ristoranti e bar sciamano come cavallette tedeschi di
Sassonia, italiani di... periferia, polacchi, slovacchi,
russi e spagnoli, oltre la fauna locale. E i tunisini
sono uno spettacolo nello spettacolo: i maschietti tutti
tirati per l'acchiappanza delle strangers tutte bionde
bonazze e generose all'occhio, mentre le girls tunisine
cercano di difendersi attaccando sullo stesso terreno
del bonazzo, stile merce in esposizione. Peccato che in
questa gara folle molte ragazze tunisine, pur belle, si
involgariscano a tal punto da sembrare delle battone.
Nel casino indescrivibile ci perdiamo, d'altronde non
siamo piu' nel deserto dove gli spazi infiniti
invitavano a restare uniti, ora siamo nuovamente nel
mondo cosiddetto civile, siamo alla fine del nostro
viaggio. Un'avventura semplice in un mondo semplice
vissuta in modo semplice, da domani si ritorna ad essere
complicati, si torna ai problemi del quotidiano si
ritorna a pensare ADDA PASSA' 'A NUTTATA per un nuovo
giorno... in cui iniziare una nuova avventura di viaggio
della stavolta
Fufis Travel
(fine)
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Franco Battiato, Alice - I treni di tozeur