le rubriche

Dalla citta' dei Bruzi - a cura di S. De Marco

 

Consulenza fiscale a cura di Pasqualino Pontesi, Dottore commercialista.
Articolo pubblicato su "il Quotidiano del Sud" del 4 novembre 2018.
 

Rent to buy e novita' fiscali

La crisi del mercato immobiliare da' luogo ad alternative formule di acquisto. La piu' attraente per chi intende acquistare un appartamento, ma manca di sufficiente liquidita' ad ottenere la concessione di un mutuo, e' quella dell'affitto con riscatto o "Rent to buy". E' un tipo di contratto che presenta elementi tipici sia della locazione sia della compravendita. Analogamente all'affitto, il conduttore utilizza l'appartamento versando il canone ma con il preciso accordo che entro un dato termine, stabilito dalle parti, gli verra' trasferita come nella compravendita, la piena proprieta' dell'unita' immobiliare sottraendo dal prezzo di acquisto parte delle mensilita' gia' versate. In particolare, il locatario versa al proprietario un acconto, in media il 6% del prezzo di compravendita, che deve intendersi come pattuito al momento dell'accordo. Meta' dell'importo versato ogni mese dall'inquilino non e' considerato locazione, ma accantonato in un fondo che al termine ammontera' al 15%. Al momento della stipula del rogito notarile l'affittuario versera' il restante 85% dell'importo dovuto. Il "Rent to buy" puo' pero' nascondere delle insidie che e' bene affrontarle rivolgendosi ad professionista. Se la Legge di Bilancio 2019 verra' approvata, lo Stato donera' un terreno e la possibilita' di stipula del mutuo a tasso zero fino a 200mila euro per il terzo figlio. Il terreno verra' concesso gratuitamente per venti anni e, per chi decidera' di comprare un'unita' abitativa nelle immediate adiacenze in cui e' ubicato il terreno agricolo vi e' l'ulteriore beneficio di stipulare un mutuo a tasso zero. In base alla pace fiscale prevista dal decreto legge 119/2018, i Pvc (processo verbale di constatazione) sono definibili entro il 31 maggio 2019. Sono interessati quelli consegnati entro il 24 ottobre 2018 e per i quali, alla stessa data, non sia stato ancora notificato un avviso di accertamento o ricevuto un invito al contraddittorio. Rientrano nella regolarizzazione le imposte sui redditi ed addizionali, i contributi previdenziali, le ritenute, le imposte sostitutive, l'Irap, l'Iva, l'Ivie (imposta sul valore degli immobili all'estero) e l'Ivafe (imposta sul valore delle attivita' finanziarie all'estero). Il tutto dovra' definirsi entro il 31 maggio 2019 con la presentazione di una dichiarazione e con il versamento delle imposte autoliquidate. Il pagamento potra' effettuarsi o in venti rate trimestrali di pari importo con la prima da versare entro il 31 maggio 2019, o in unica soluzione da pagare entro, e non oltre, la fine di maggio 2019. Altra interessante novita' interessa le unita' immobiliari non abitative concesse in affitto considerato che si potra' applicare l'istituto tributario della cedolare secca. La tassazione agevolata, pari al 21%, riguardera' tuttavia le sole unita' immobiliari contraddistinte nella categoria catastale C/1, la cui superficie non deve pero' eccedere i seicento metri quadrati.<<<<<

 


 


 

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