Il Notiziario della Banca Commerciale Italiana di Genova (17.45 - Pasqua 1958)
Cari
amici, ci siamo. In questi giorni gli uffici dei Partiti
politici me li immagino in grande agitazione, quasi in fase
di... " chiusura ", con ore straordinarie a non finire.
Specialmente l'Ufficio Sviluppo deve avere il suo da fare
per condurre una accanita campagna avente il fine di
incrementare la " raccolta " dei voti nel non facile intento
di vincere la... concorrenza, mentre il Centro Contabile sta
certamente allenando i suoi piu' geniali ragionieri al
cimento che li attende ad elezioni avvenute: quello di
riuscire - comunque vada - a dimostrare in cifre l'entita'
immane della vittoria conseguita.
Voi, o bancari che siete gli specialisti del superrendimento
e della tenace lotta contro l'arretrato incalzante, potete
misurare in tutta la sua gravosita' lo sforzo che costa ai "
propagandisti esterni " dei partiti il battere
instancabilmente la piazza illustrando alla... Clientela (sovente,
ahime', tanto distratta) tutti i vantaggi connessi
all'attuazione del loro programma approntato e studiato
dalla Direzione Centrale del loro Partito.
Coloro di voi che si ritengono vittime delle pratiche, della
procedura d'urgenza e del capufficio, hanno una splendida
occasione per ravvedersi pensando, ad esempio, che sovente i
suddetti propagandisti, dopo una giornata di duro lavoro,
ancora si sobbarcano il compito di insaccare montagne di
circolari, moduli e stampati vari nelle cassette di
sicurezza (macche', postali!) della gente comune, magari
nella mi'a, o nella vostra.
Ditemi voi se non e' poi umanamente scusabile, a conti fatti,
che essi abbiano a sfogare tensione, ansia e stanchezza
gratificando gli avversari dei meno lusinghieri epiteti
verbali, in siffatto modo da avvalorare il sospetto che in
ogni partito esista un segreto " ufficio Titoli ".
Ma la figura piu' patetica dell'operazione " elezioni " e',
lasciatemelo dire, quella del candidato, povero, inerme
omino in ansiosa attesa di sospirata promozione: non ci
ricorda forse qualcuno di nostra conoscenza, non
riconosciamo forse nelle sue le pene che attanagliano i
provati cuori di tanti bancari neH'approssimarsi di fine
marzo?
Suvvia, dunque, siamo buoni e non diamo credito alle
insinuazioni maligne, soprattutto a quella secondo la quale
in questo delicato periodo sarebbe per tutti agevole
ottenere dai candidati elettorali " facilitazioni " di
qualsiasi genere; e se quand'anche in taluno caso questa
insinuazione trovasse la sua conferma nei fatti, non
scordiamoci che tali nostri poveri fratelli hanno pur sempre
l'attenuante del " rischio " che corrono, che e' poi quello
di non veder garantita una " posizione " che consenta loro
di addivenire alla partecipazione agli utili!
BURLANDO
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