Dopo
33 anni , quanti dicono ne avesse Cristo,
sono tornata in Inghilterra ma non a Londra,
a Manchester. Quando l'aereo scende su
Liverpool ho visto delle centrali nucleari,
poi appena fuori, dall'aereoporto intendo,
solo casette a mattoncini rossi e orticelli
e giardinetti pieni di fiori e il diminutivo
che vezzeggia, non e' tanto per dire. Quel
disordine non casuale e tanto umano,
continua nell'andirivieni delle genti, in
quella rivoluzione all'incontrario
dell'industriale e fino a li', proprio nel
cuore di Manchester, dove ci aspetta un
nipote che studia chimica e si campa come
cameriere in un ristorante: " fondata nel 79
d.C. dal governatore romano Giulio Agricola
e nel XIV secolo vi si stabili' una comunita'
di Fiamminghi , che inizio' la tessitura
della lana e del lino ma la massima
espansione nel XVIII sec. quando, sotto la
spinta delle innovazioni tecniche,
innumerevoli imprese tessili vi si
stabilirono e la resero una fra le piu'
importanti citta' della rivoluzione
industriale in Inghilterra. Parte del merito
fu dovuto al clima molto umido, ideale per
la lavorazione del cotone. Lo sviluppo
industriale fu favorito anche dalla
vicinanza di giacimenti di carbon fossile e
dalla relativa vicinanza con il porto di
Liverpool, collegato tramite ferrovia dal
1830. Con la costruzione del Manchester Ship
Canal del 1894, Manchester divenne il terzo
porto commerciale inglese, nonostante si
trovi a circa 60 km dal mare. Nel XX sec.
Manchester ha vissuto alti e bassi, con la
crisi dell'industria tessile,
controbilanciato dalla crescita della
ricerca nel campo dell'informatica, con la
costruzione dei primi computer da parte di
Alan Turing." Lui per prima cosa ci racconta
di quel signore, seduto fermo come una
statua nel parco di Sackville del Gay
Village, proprio dove ci ha lasciato
l'autobus della linea low cost, all'arrivo.
E' Alan Turing che nel 1954, morse una mela
avvelenata con cianuro di potassio, sembra "
in tono col proprio carattere eccentrico e
prendendo spunto dalla fiaba di Biancaneve
da lui apprezzata fin da bambino".
Ci sono delle bandiere Arcobaleno, che in
Italia sono diventate della buona pace del
movimento cattolico pacifista non violento,
staccato da tutto il resto del mondo, per
cui quel simbolo sta a significare la
rivendicazione della propria liberta'
sessuale del pianeta LGBT. E cosi', clopin
clopan, arriviamo a piedi nella nuova casa
del nipote, tra canali che apprendo essere
stati la via del cotone. Si gira e si
cammina a Manchester, seconda citta' inglese,
dopo la capitale. Si entra e si esce dai
luoghi di incontro dove si beve e si mangia
a qualsiasi ora, pietanze intrecciate a
odori e sapori vicini e lontani dell'Oriente
e dell'Occidente. Sette giorni di sole ma i
tavoli in legno rimangono sotto la pioggia e
la neve, che puo' essere frequente da queste
parti. Ci sono i parchi e i giardini, vicino
alle case, ci sono soste e panchine, ci sono
mezzi pubblici quali autobus tram e taxi e
molte biciclette, si gira tutto il centro
storico con navette, 1 e 2 e 3, gratuite per
chiunque dalle sette del mattino alle 19 e
vanno e tornano ogni dieci minuti. Si entra
e si esce da quelle fabbriche con le
ciminiere morte, per entrare in un museo,
free. Le occasioni di lavoro, nascono spesso
dalla sicurezza. I cassonetti sono andati
sparendo, per paura di atti di terrorismo e
si sono moltiplicate le braccia umane che
spazzano costantemente le aeree piu'
frequentate della city. Dei vecchi bagni
pubblici che scendono da una parte per gli
uomini e dall'altra per le donne, sono
diventate un pub di uno spagnolo, vicino
sostano dei battelli con vasi di erbe
aromatiche, galleggiano lungo i canali e ci
vivono all'interno persone di ogni eta'. Si
beve molto e a tutte le ore, sopratutto la
sera e sono i giovani, ad essere gli
avventori piu' costanti, donne comprese. Le
ragazze gareggiano a coprirsi le gambe con
stivali e scoprirsi le cosce colorate da
calze e fasciate fino a li', dove finisce
l'hot pants o il tutu'. Si avete letto bene...ci
si traveste, ci si maschera se non si va a
scuola o al lavoro e il tempo libero diventa
una festa per strada, a camminare con quelle
capigliature fatte di extencil e toupet e
ricci a cascate e code che sbucano, viola e
rosse e truccate come bambole , occhi labbra
braccia gambe... tatuaggi.
Il viola in tutte le sue gamme, torna nei
luoghi pubblici, sui treni e nelle pareti
dei negozi. Sono stata a York, elegante e
costeggiata da un parco fiabesco, ricco di
uccelli e scoiattoli. Sono stata anche a
Liverpool, "che subisce un altro duro colpo
a partire dal 1970 con l'introduzione dei
container nello stoccaggio dei materiali, e
che rendono cosi' il bacino di Seaforth
obsoleto e in gran parte inutilizzato. La
disoccupazione raggiunge negli anni '80 i
livelli piu' alti di sempre. La crisi
occupazionale portera' a un tragico epilogo
nel nel 1981, con gli incidenti di Toxteth
Riots, durante i quali, per la prima volta
nella storia del Regno Unito la polizia
usera' gas lacrimogeni contro la popolazione
civile. A partire dalla meta' degli anni '90
l'economia e lo sviluppo sono tornati
finalmente in attivo. La citta' ha cercato
di dare risalto alle proprie attrazioni
culturali e lo sforzo e' stato premiato con
l'assegnazione a Liverpool del titolo di
Capitale europea della cultura per l'anno
2008. Anche il turismo e' diventato un
fattore molto significativo nell'economia
della citta', soprattutto quello legato alla
tradizione musicale degli anni sessanta.
Altro aspetto positivo e' il tasso di
criminalita' che ad oggi e' tra i piu' bassi
di Inghilterra e che fanno di Liverpool una
delle aree metropolitane piu' tranquille
d'Europa." Sono salita su fino a quella
cattedrale gotica che domina la citta'
portuale. Dentro nel mezzo della navata, ci
sono due enormi collage poster dei Beatles e
di fronte una sala da the, un bar: si avete
letto bene, dentro alla chiesa, toilettes
comprese. Non mi sono fatta mancare i bagni
durante la vacanza, le toilettes piu' pulite
e attrezzate che abbia visto nella mia vita,
per handicap e bambini da cambiare,
disseminate e a disposizione di chiunque,
gratis.
Io non credo che tutte e tutti siano felici
a Manchester, credo solo che si pensi a come
star bene, tenendo pulita la propria strada,
il giardino e lo spazio comune: nelle
mutande non casca l'occhio della buoncostume
e piu' facilmente casca nelle tasse non
pagate. Tornando da dove sono arrivata e
ripartita realmente, il signor Alan Turing ,
nato a Londra e morto a Manchester, sta li',
a ricordare quanto la propria vita mentale
non e' mai troppo spinta in quella dei sensi.
Inizio' alla Princeton University ad
esplorare e ricreare le ricerche precedenti,
creando la Macchina di Turing, l'odierno
computer, che avrebbe letto ogni passaggio e
l'avrebbe svolto in sequenza dando la
risposta giusta. Concetto rivoluzionario per
quel tempo, sviluppare un algoritmo,
determinare i livelli semplici e
spezzettarne i grandi. Durante la seconda
guerra mondiale Turing mise le sue capacita'
matematiche al servizio del Department of
Communications inglese con Colossus che
decifrava in modo veloce ed efficiente i
codici tedeschi creati con Enigma. Si
trattava, essenzialmente di un insieme di
servomotori, ma era il primo passo verso il
computer digitale.
Toccare per credere, come sia facile
conoscere appena con un morso e mangiare e
provare piacere e non essere inghiottiti da
un sistema crittografato dal potere che ci
muove come marionette. Dalla parte del mondo,
che rimane paese e metropoli, intreccio di
storia vera e lotte, per la liberta' delle
persone, degli umani.
Doriana Goracci
11 settembre 2010
in sottofondo "The Imitation Game Soundtrack"