Mia Bella Signora
"il Mercoledi" n. 15 anno XXV
A New York 2717 repliche, a Londra
2281, sono veramente grandi numeri. Anche in
Italia tante compagnie hanno messo in scena
My Fair Lady (Mia Bella Signora), il
"musical" forse piu' rappresentato di sempre.
Tratto dalla commedia di George Bernard
Shaw, Pigmalione, liberamente adattato per
il teatro da Alan Jay Lerner, con le musiche
di Frederick Loewe, conobbe un grandioso
successo cinematografico nel 1964, con
protagonisti Audrey Hepburn e Rex Harrison e
la regia di George Cukor, per un totale di
otto Oscar e tre Golden Globe. Il professore
di fonetica, Henry Higgins, scommette, con
l'amico e collega colonnello Pickering, che
riuscira' a trasformare in pochi mesi la
sgraziata e ignorante, pressoche' analfabeta,
Eliza Doolittle, in una dama di gran classe,
con perfetta pronuncia inglese. Ci riuscira'?
Sara' l'inizio di un grande amore? Quando,
circa un anno fa, mi fu noto che la
"Premiata Ditta Laura Marocco e Andrea
Gariglio" aveva deciso di mettere in scena
My Fair Lady con il Laboratorio Teatrale di
Cambiano, ho subito pensato che i due
fossero inesorabilmente usciti di senno, ma
ho fatto buon viso a cattivo gioco,
tenendomi quasi tutto dentro, zitto e muto,
in attesa dello sviluppo degli eventi. La
visione della messa in scena mi ha
"meravigliosamente deluso". Questi due "pazzi" hanno fatto un gran lavoro e il
risultato e' stata una rappresentazione
pressoche' perfetta, unico difetto le poche
repliche. Il palco sembra enorme, colmo di
attori, di comparse e del corpo di ballo
della Scuola ElleTiCi, con le accurate
coreografie di Claudia Partiti. Un coro ha
supportato con efficacia, come pure
l'accompagnamento al pianoforte del maestro
Fausto Boniello, le tante canzoni,
rigorosamente dal vivo, nella versione
italiana di Sandro Massimini, mai
dimenticato Principe dell'operetta e del
musical nostrani. I due registi hanno
ottimamente plasmato gli interpreti in tutti
gli innumerevoli personaggi. Una
meravigliosa Eliza e' Sara Gariglio, che se
conserva questa umilta', con tanta voglia di
imparare, avra' e dara' grandi soddisfazioni,
qui recita, canta, balla. Il versatile e
poliedrico Pietro Morello rende alla grande
il personaggio del rigoroso e apparentemente
misogino professore di fonetica, bene
affiancato dal collega colonnello,
interpretato da Giorgio Subrito. Bravo e
misurato Gigi Serra, interpreta il babbo
della popolana. Antonella Giordano e' la romantica donna inglese, madre del professor
Higgins: non esistono piccole parti quando
si e' bravi. Lo stesso vale per Daniela Basso
che bene disegna sulla scena la governante
del burbero professore. Scene minime
sapientemente arricchite dai bei costumi e
dalle accattivanti luci. Ai mixer sono
perfetti Beppe Miletto e Gian Piero Terreno.
Da vedere ancora il 13 aprile alle 21 o il
14 alle 16, per provare le stesse grandi
emozioni che ha provato chi qui ha scritto.
ascolta in sottofondo Dalida "J'aurais Voulu Danser (My Fair Lady)"