i Divieto di Pascolo Vagante
Un vecchio parolaio e un giovane musicofago, all'inizio del
nuovo millennio, hanno stretto un sodalizio, non solo artistico,
e il vecchio ha iniziato il giovane alle
Magie del palcoscenico. Nel 2006 con il Laboratorio Teatrale di
Cambiano hanno portato in scena quantestoriefaber - FDA ... e la poesia si fa canzone.
Non era un concerto, per il quale ci sarebbero stati, e ancora
di piu' ce ne sono oggi, gruppi piu' preparati. L'obiettivo era
rendere protagonista la poesia di Fabrizio De Andre', anche se
lui stesso si scherniva spesso ripetendo che "fino a diciotto
anni piu' o meno tutti scrivono poesie, dopo solo i cretini e i (veri)
poeti continuano a scriverne, per cui io ho preferito essere un
cantautore ...". Faber, luinonostante, e' stato, anzi e' un poeta,
lo si percepisce tutte le volte che un suo verso ci ritorna alla
mente. Nel 2011 sempre sul palco di Cambiano il parolaio e il
musicofago ritornarono con un gruppo di giovani musicisti, e
presentarono ancorainsiemefaber - viaggio nella poesia di
Fabrizio De Andre', sotto il nome de i Divieto di Pascolo
Vagante.
Percorrendo la strada statale 29 del Colle di Cadibona, uscendo
da Trofarello, oppure arrivando da Santena, c'era il cartello
riportato nella foto (rimosso da qualche anno), che segnalava il
divieto di pascolo vagante, quindi un obbligo a stare in gruppo,
uniti, a non disperdersi: un nome azzeccato per un insieme di
sciamannati che avevano deciso di mettere un tanticchio di note
e di parole una appresso all'altra. Nel corso degli anni i
Divieto di Pascolo Vagante e' diventato un progetto e il 18
febbraio 2020, alle Fonderie Teatrali Limone di Moncalieri,
prestigiosa sala gestita dal Teatro Stabile di Torino, si
festeggeranno gli 80 anni di Fabrizio De Andre', proprio nel
giorno del suo compleanno. Il ricavato della serata sara'
destinato a un progetto di ristrutturazione del lavatoio
abbeveratoio sito in via Galileo Galiei, in accordo con il
Rotary Club di Moncalieri, sotto l'egida della Citta' di
Moncalieri, media partner il settimanale il Mercoledi' e con il
Patrocinio Morale della Fondazione Fabrizio De Andre' Onlus di
Milano. Le memorie conservate negli archivi storici di
Moncalieri segnalano
l'esistenza di questa fontana gia' nella seconda meta' del 1300.
Veniva chiamata la Fontana del Noce, grazie a un albero di noci
che con i suoi rami faceva ombra e dava maggior ristoro ai
viandanti. In epoca medievale la zona dove si trova tuttora il
nostro amico lavatoio abbeveratoio era denominata degli Ajleri
alti, bisnonna dell'attuale Borgo (delle) Aje. La Fontana del
Noce, alimentata dall'acqua di un rio collinare che scende da
Castelvecchio, ha svolto la funzione di lavatoio e abbeveratoio
fino alla fine del secondo dopoguerra.
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Fabrizio Scarpa
- 08 febbraio 2020
"il Mercoledi'"
ascolta in sottofondo Fabrizio De Andre' - Creuza De Ma
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