Una sfiziosa insalata moncalierese
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Fabrizio Scarpa - 19 giugno 2019 -
"il Mercoledi" n. 25 anno
XXV
Finalmente
il bel tempo dovrebbe essere arrivato,
mancano pochi giorni all'inizio dell'estate
ed e' il momento di mangiare piatti freddi
che si preparano velocemente. Quindi mi
sembra il momento giusto per riproporre una
mia ricetta sfiziosa, derivata dalla gustosa
insalata viennese, quella con i wurstel. In
un recipiente si mette, dopo averla scolata,
un buona quantita' di verdure sottaceto,
quelle tagliate a pezzi grossi, che si
trovano comunemente in barattolo. A parte si
riducono a dadini alcune fette del salame di
trippa, tipico della nostra Moncalieri, da
aggiungere ai sottaceti. Maionese, rubra e
una piccola quantita' di senape di Digione
vanno ad amalgamare la trippa con le
verdure. Naturalmente la quantita' delle
salse va a gusto, l'importante e' che il
tutto non galleggi troppo nel liquido. Un
paio d'ore in frigo, ben coperta, e la
nostra "salada muncalereisa" e' pronta per
essere consumata e apprezzata, per un ottimo
spuntino, anche come piatto unico, con
qualche fetta di pane, meglio se senza sale,
quello che in Toscana chiamano sciocco, il
tutto accompagnato da qualche bicchiere di
ottimo freisa, messo precedentemente in
fresco in un contenitore pieno di cubetti di
ghiaccio. Provare per credere e buon
appetito.
Questa e' anche una occasione per ricordare
un caro Amico, che purtroppo non e' piu' qui
con noi, Paolo Casto, mitico produttore di
questo ottimo salame, fatto con la trippa (rumine,
reticolo e omaso) di bovini, ovini, caprini
e suini. Una lavorazione che prevede un
accurato lavaggio delle trippe, quindi una
bollitura prolungata con sale e aromi. Le
trippe vengono poi tagliate e compresse con
un torchio in stampi, per compattarle, cosi'
che i liquidi di cottura vadano a riempire
tutti gli spazi vuoti. Il salame viene
quindi messo per qualche giorno a
refrigerare, infine insaccato in budello
naturale. I salami possono superare il peso
di un chilo e mezzo, hanno forma cilindrica
e un diametro di circa quindici centimetri.
Rispetto a un salume di puro suino il salame
di trippa ha un apporto di grassi molto
basso. Il nostro delizioso salamone trova
forse origine nell'usanza gallica di
preparare salsicce insaccando varie parti di
stomaci animali. La peculiarita'
moncalierese fu, fino dal Medioevo, quella
di comprimere la trippa per ottenere un
insaccato piu' consistente della salsiccia e
molto piu' simile a un salame. Sembra che a
Moncalieri la produzione della trippa
risalga al 1400, grazie anche al fatto che
in citta' era presente un importante foro
boario, attivo fino a un paio di decenni fa.
Il salame di trippa puo' pure essere servito
a fette, condito con olio limone e spezie.
Lo si trova facilmente in una delle tante
ottime macellerie moncalieresi, ma anche in
tutto il torinese.
ascolta in sottofondo Rino Gaetano - L'operaio della Fiat (La 1100)