• visita alla Mostra "Ingres e la vista artistica al tempo di Napoleone":
    1) Palazzo Reale Milano, 12 maggio 2019, ore 15.00
    2) Palazzo Reale Milano, 18 maggio 2019, ore 15.00

  • DESCRIZIONE DELL'EVENTO - La mostra Ingres e la vita artistica al tempo di Napoleone intende presentare al pubblico italiano l'artista che piu' di ogni altro si e' ispirato a Raffaello e nello stesso tempo vuole restituire alla vita artistica degli anni a cavallo del 1800 la sua carica di novita' e, per cosi' dire, la sua "giovinezza conquistatrice". Con una particolare attenzione a Milano, che in quella riorganizzazione politica e artistica ebbe un ruolo fondamentale. In una stagione di grande prosperita', la citta' fu fortemente rimodellata nei suoi monumenti, nei suoi spazi verdi e nelle infrastrutture urbane, a partire dalla nuova Pinacoteca di Brera. Anche gli artisti italiani furono coinvolti nell'ondata di lavori e di cantieri che ne segui'. Appiani nella pittura e Canova nella scultura si avvalsero ampiamente di questa "politica delle arti", ascrivibile all'arte del governare di Napoleone Bonaparte. Ma non fu da meno l'iniziativa privata di nuovi protagonisti, estranei al mecenatismo aristocratico: primo fra tutti Giovanni Battista Sommariva, definito da Francis Haskell "il mecenate indubbiamente piu' importante dopo l'imperatore e la sua famiglia".
    Ingres e' parte integrante di queste storie incrociate, senza le quali l'Europa di oggi sarebbe incomprensibile. Con la mostra, il pittore delle odalische, nella sua modernita', svela anche la sua italianita', un'impronta che fa di lui una figura fondamentale della vita artistica prima, durante e dopo l'Impero. Per documentare la grande varieta' stilistica e tematica del "nuovo classicismo" il percorso espositivo si sviluppa in varie sezioni. La prima parte mette in evidenza l'invenzione del nuovo linguaggio figurativo tra l'Ancien Regime e la Rivoluzione Francese di cui e' protagonista David insieme ai suoi allievi piu' vicini, con un lessico fatto di corpi virili e di una grande energia. Ma l'"uomo nuovo" che questi dipinti intendono rappresentare si esprime anche attraverso l'evoluzione del ritratto. Molto presto una sorta di preromanticismo verra' a controbilanciare l'esaltazione del cittadino devoto ai suoi compatrioti. Girodet incarna questa svolta, precedendo Gros e Prud'hon nell'esplorazione del fantastico, del dramma e del ripiegamento melanconico. Per arrivare al sorprendente Sogno di Ossian, uno dei capolavori di Ingres esposti in mostra. Un altro fenomeno decisivo di questa stagione e' lo slancio e il successo delle donne pittrici e in particolare di Elisabeth Vige'e Le Brun (1755 - 1842), dal 1774 ritrattista ufficiale della regina Maria Antonietta. La sua carriera dovette presto affrontare le rivalita' dell'ambiente, ma sarebbe stata inimmaginabile al di fuori della societa' degli anni 70 del Settecento, molto piu' aperta di quanto si creda.
    La campagna d'Italia e Napoleone sono protagonisti delle sezioni successive, con alcuni famosi ritratti tra cui quelli di Appiani. All'altra capitale dell'Impero sono dedicate opere di Greuze, Canova, Gerard, Finelli, con alcuni disegni di Ingres. Una sala e' riservata alla figura di Giovanni Battista Sommariva, a partire dal ritratto di Pierre Paul Prud'hon e dalla Tersicoredi Canova. Il percorso espositivo giunge cosi' al solenne e magnifico ritratto di Napoleone in costume sacro, preceduto da una serie di disegni preparatori di Ingres.
    Nella parte finale la mostra assume un carattere monografico ed e' costituita in larga misura da opere di Ingres eccezionalmente provenienti dal Museo di Montauban, a partire da una serie di straordinari ritratti maschili, seguiti da un nucleo di disegni e poi di ritratti femminili, di Veneri e di Odalische, oltre ad un dipinto del 1818 che rappresenta la morte di Leonardo da Vinci, tanto piu' significativo nell'anno in cui si celebra il suo quinto centenario. In un certo modo Ingres porta all'ultimo stadio di straniamento e di erotismo l'eredita' di David e dei suoi migliori allievi (di cui fece parte lui stesso). La mostra intende dimostrare in che modo il suo preteso classicismo sia un'illusione, rivelando il colorista che e' dietro il disegnatore e mostrando la sua pittura religiosa insieme alle scene "trobadoriche" in prossimita' di odalische dai lunghi colli e dalle anche salienti.
    La mostra comprende oltre 150 opere, di cui piu' di 60 dipinti e disegni del grande maestro francese, riunite grazie a prestiti internazionali da alcune delle piu' grandi collezioni di tutto il mondo come il The Metropolitan Museum of Art di New York, il Columbus Museum of Art dell'Ohio, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Muse'e du Louvre, il Muse'e d'Orsay, il Petit Palais, Muse'e des Beaux-Arts de la Ville de Paris oltre al gia' citato museo di Montaubaun, dal quale proviene il nucleo piu' corposo di opere, e da grandi musei italiani come la Pinacoteca di Brera, la Galleria d'Arte Moderna di Milano, i Musei Civici di Brescia e ancora da collezioni private.

    ritrovo: davanti a Palazzo Reale
    Federica vi attendera' con i biglietti d'ingresso
    durata: 1 ora e 45 min.


 

in sottofondo Bryson Andres - Skyfall (Violin Cover)