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Il Fondo Sanitario Integrativo Intesasanpaolo - Il ritorno di Francesco Saverio Indelicato

Riportiamo alcune considerazioni di "Francesco Saverio Indelicato", che da buon fustigatore dei costumi, prende nuovamente la parola sul Fondo Sanitario Integrativo, croce (soprattutto....) e delizia dei pensionati del gruppo IntesaSanpaolo.
Al riguardo richiamiamo alcune considerazioni espresse in un articolo del 28 marzo u.s. (clicca qui per visualizzarlo):
1) la causa intentata dai quattro consiglieri della "vecchia" e ben funzionante Cassa Sanitaria non intenderebbe assolutamente riportare il Fondo Sanitario Integrativo ad una gestione unica degli iscritti in servizio e quiescenza
2) tuttavia, dopo il successo nei primi due gradi di giudizio che hanno obbligato il Fondo a restituire alla Cassa ca. 35 milioni (dont 30 di pertinenza del personale in quiescenza), i ricorrenti hanno proposto una transazione piu' che ragionevole,  cui il pervicace e strano connubbio tra Banca e OO.SS. ha risposto avviando il ricorso in Cassazione......
2) la transazione prevederebbe l'obbligo da parte del personale in servizio, che ora versa il 6% dei contributi (la sua solidarieta' intergenerazionale...), di ripianare integralmente le perdite della gestione pensionati
3) di conseguenza sparirebbe la quota differita che tanti problemi sta creando al personale in quiescenza.
Ecco quanto scrive Francesco Saverio Indelicato


Fondo Sanitario Integrativo

Mi piace frequentare i social e per rimpinguare le esangui finanze dello Stato italiano proporrei una tassa sulle fesserie che vengono pubblicate su Facebook, Twitter e Instagram.
Un esempio?
Alcuni anni fa, nel corso delle furibonde fusioni bancarie che hanno condotto a maree di esodati ed esuberi, accompagnate in parallelo da bonus faraonici introitati da personaggi che arrivano, fanno disastri e portano a casa, sono avvenute anche fusioni delle varie casse sanitarie, in precedenza in capo alle singole banche.
Fra l'altro nei vari passaggi e' avvenuta anche la tragica separazione fra le casse degli attivi (quelli ancora in servizio) e i quiescenti (i pensionati), mandando cosi' a pallino la funzione solidaristica e assistenziale che dovrebbe contraddistinguere il Fondo Sanitario (chiaramente da giovani si spende meno e da vecchi e acciaccati si spende di piu'; ma per diventare pensionati alle spalle ci sono decenni di contributi versati e scarsamente utilizzati).
In un travaso da un fondo sanitario a un altro (si chiamano armonizzazioni) non si e' rispettata la norma piu' elementare: chi puo' autorizzare tutto cio'?
Orbene poteva farlo solo l'Assemblea, ma le Fonti Istitutive (ovvero Banca e Sindacati) forzano la mano e procedono lo stesso.
Quattro soci (dietro ai quali ci sono alcune associazioni di pensionati)non ci stanno e fanno causa; la vincono in primo e in secondo grado (quindi tanto torto non avevano!) e la Banca sistematicamente fa ricorso. Per effetto della sentenza il patrimonio della Cassa Intesa (35 mln circa) viene congelato. Passano otto anni (la giustizia italiana, si sa) e il tutto dovrebbe approdare nel porto finale e definitivo: la Cassazione.
Per accelerare i tempi i quattro propongono due soluzione transattive che la Banca non intende neanche sedersi a discutere.
Per qualcuno la fonte di ogni male e di disastro che sta segnando il FSI di Intesa Sanpaolo sta qui in questa vertenza.
Avanti un altro!
Francesco Saverio Indelicato