"Quando mi misi in testa di scrivere un romanzo giallo per ampliare la mia esperienza di scrittore, capii subito di essermi cacciato in un bel guaio. Mi guardavo intorno per attingere spunti dalla vita reale. Quanti personaggi si possano incontrare, ogni giorno, in metropolitana, al supermercato, in libreriaoppure nella sala d'attesa di un medico! Per la mia ispirazione,avrei dovuto identificarne almeno uno determinato, capace di uccidere.Se Don Rodrigo non fosse stato cosi' malvagio e caparbio, "I Promessi Sposi" avrebbero avuto la stessa fama? Ne sarebbe franato tutto l'impianto. I personaggi danno vita a cio' che e' il cuore di ogni giallo, cioe' il "conflitto interiore".Un conflitto che lo scrittore deve evidenziare senza descriverlo. Un conflitto che il personaggio vive si' con se stesso, ma che dovra' condividere con la mente del lettore, perche' il lettore soltanto potra' completare la trama, integrandola con le proprie sensibili, reconditeriflessioni.
Nell'aspettativa di rendere piu' gradevole ed efficace la lettura di questo libro, ho considerato opportuno pubblicare anche quattro racconti che, a mio parere, ben si possono calare nella medesima condotta letteraria.
RINGRAZIAMENTI
Grazie a:
Luciano Zucca Marmo, per l'analisi complessiva.
Enrica Della Vite,per i suggerimenti.
Ambra Ruffini, per le accurate correzioni formali al testo.
Antonio Charge', per la Prefazione e la sua chiave di lettura."

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