tredicesima puntata
Leggendo il diario, ho trovato alcune pagine piuttosto "malandate" non solo per la stesura del contenuto, invero molto personale e quindi avulso da sintassi e dialettica, ma anche e soprattutto perche' quasi illeggibili stante il tempo trascorso che aveva attenuato al massimo il colore della matita dopo una sessantina d'anni... Per fortuna, ad evitare faticose ricostruzioni dialettiche, mi e' venuto in soccorso un ricordo relativo a quanto sto per raccontare, e cioe' che tutto cio' e' stato gia' oggetto di pubblicazione da parte di Piazza Scala nel gia' lontano 2012, per cui non mi resta che riportarlo con copia-incolla, ovviamente con una certa attualizzazione rispetto ad allora, ma anche una stesura piu' leggibile. Eccolo : |
......Erano ormai un paio d'anni che questo
incontro doveva avvenire, ma varie ragioni, in particolare quelle
riconducibili agli effetti della potenziale emozione, hanno spinto
fino ad oggi, primo febbraio 2012, a materializzare questo
straordinario incontro. Lascio immaginare a chi legge cosa
significhi vedere una persona che non si e' piu' vista per oltre
mezzo secolo e che si riconosce solo dai lineamenti... dell'anima,
in quanto il fisico naturalmente ha subito una discreta metamorfosi,
passando dai 20 anni che avevamo nel 1956 agli oltre 70 (per
molto... difetto) di oggi.
Il navigatore, che avevo impostato a Feltre, mi ha fatto scendere
proprio di fronte al cancello di Wally, mentre i miei occhi si
stavano piazzando in direzione della porta che qualcuno mi sarebbe
venuto ad aprire. Era proprio lei che apriva.
"Ciao Wally", "ciao Arnaldo", a cui ha seguito una stretta
affettuosa piuttosto lunga che voleva forse sintetizzare mezzo
secolo di vita. Ognuno si e' messo a leggere nell'animo dell'altro e
chissa' mai come si esprimeva il subconscio in contestualita' agli
sguardi che esprimevano tante altre cose, correlate anche ai
vent'anni vissuti in Svizzera, lei come sarta presso un'azienda dei
famosi pizzi di San Gallo, io come segretario della sezione italiana
di un istituto svizzero internazionale, il Rosenberg, appunto di San
Gallo, nella Svizzera tedesca.
Ci siamo raccontati parecchie cose, privilegiando un excursus verso
il passato che non aveva certo i connotati di questo presente
moderno, caratterizzato quasi esclusivamente e sempre dagli
interessi materiali, ma abbiamo anche ricordato che allora i
sacrifici - ed erano tanti e forti - avevano sempre un ritorno in
termine di gioia, di soddisfazione e di amore verso il prossimo,
soprattutto verso le nostre famiglie nelle quali allora le
necessita' di ogni tipo abbondavano...
Allora non c'erano soldi, ed una passeggiata dopo una settimana di
lavoro, era davvero un premio gratificante... Ci siamo addentrati
anche nell'intimo degli incontri che io e Wally avevamo e ne e'
emerso un quadro che i giovani d'oggi definirebbero tout court come
comportamenti da ... cretini. Infatti, malgrado le frequentazioni
fra me e la bella e giovane ragazzina, che avevano luogo
generalmente a fine settimana, non ricordo che ci fosse mai stato
fra me e lei un gesto che non fosse andato piu' in la' di una
semplice stretta di mano, o poco piu'.
Il commiato, e' stato pure lui all'insegna dell'emozione come quando
mi e' stata aperta la porta per entrare. Mi par di poter dire
infine, a coronamento di questa emozionante giornata che, dal quadro
d'insieme della visita, e' sicuramente emerso che il sentimento,
quando e' sincero, onesto e semplice, esso e' destinato a durare per
una vita, al punto - come ho detto dianzi - da poter riconoscere una
persona che non si vede per oltre mezzo secolo anche unicamente
attraverso i lineamenti dell'anima...
E di questo ne ho avuto oggi una forte prova........
ARNALDO DE PORTI - febbraio 2012
(segue)
P.S. Seguira' a questo il racconto di una mia escursione con Wally sulla catena del Saentis con una cremagliera, il cui contenuto, per le sue articolazioni sfortunate ed insieme ilari, non poteva certo essere dimenticato... posso solo anticipare che i risvolti, nella loro correttezza piu' assoluta, sono stati di natura piuttosto diversa... |
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