sedicesima puntata
 

Nelle puntate precedenti, ma ne me ne accorgo solo ora, ho gia' raccontato in parte quanto segue, sia pur con qualche sfaccettata diversa, ferma restando la sostanza del contenuto, per cui mi scuso del contesto ripetitivo, certamente a...  conferma della genuinita' della narrazione, segno evidente che, spesso, senza volerlo, si torna sempre li'... .; andrebbe inoltre detto che, anche in questo caso, le poche righe scritte a matita, ingiallite dal tempo, hanno richiesto una riformulazione ex-novo, ma fedele in toto. Eccola :

......mi piacerebbe anche ricordare una bella parentesi occorsami in questo periodo a San Gallo, ove avevo conosciuto una ragazza italiana, di nome Wally, molto semplice e dolce, che lavorava in un laboratorio di pizzi di Sangallo, ragazza che era, quanto a censo, esattamente l'opposto di quelle studentesse del Rosenberg che, come raccontato in precedenza, mi erano venute a prendere con la Mercedes.
Mi vedevo ogni tanto con questa ragazza, in particolare al sabato pomeriggio o domenica, per parlare anche del nostro paese di cui sentivamo molto la nostalgia. Era un'amicizia davvero pulita, semplice che ancor oggi ricordo con gli stessi sentimenti. Ebbene, un pomeriggio, non senza qualche difficolta' ad ottenere il consenso della sorella maggiore che abitava con lei e che faceva lo stesso suo lavoro, decidiamo di salire in una sorta di cremagliera che da San Gallo portava su nella catena del Saentis (non ricordo piu' come si scrive).
Per l'occasione mi misi un paio di calzoni nuovi di lino celesti che la mia povera mamma mi aveva mandato dall'Italia, chissa' con quali sacrifici, ed una maglia verde aperta davanti, con bottoni di cuoio come si usava allora. Ebbene, prendiamo la cremagliera, io addirittura seduto sui predellini in quanto il mezzo andava pianissimo, e in poco piu' di un'oretta arrivammo in alto ove si godeva uno spettacolo mozzafiato. La prima cosa che feci fu quella di cercare un po' di prato su cui sederci e magari scambiarci qualche innocente effusione. Vado subito alla ricerca, superando alcuni recinti spinati e portatori di corrente elettrica affinche' le mucche che stavano pascolando non avessero a varcare il confine e trovatolo, dissi: "Sediamoci qui ". Lo feci per primo, ma successe una cosa che, non solo mi rovino' l'incontro della giornata, ma ci costrinse anche a fare retromarcia per tornare a casa: era successo infatti che mi fossi seduto sopra una grande... popo' di mucca che trapasso' sia i calzoni che gli slip, con emanazione di un tale lezzo da dover chiudere le narici.
Presi il golfino verde e cercai di nascondere la cosa mettendolo attorno alla cintura, ma il ritorno fu una tragedia in quanto l'odore si propagava talmente all'interno della cremagliera al punto da vedere gli altri passeggeri che si tappavano il naso... magari pensando che gli Italiani si lavavano poco... 
Cosi' fini questa giornata nata all'insegna dell'ottimismo e che si era presentata con tutti gli ingredienti per renderla bella sotto ogni punto di vista. Ovviamente, al rientro, i calzoni dovettero essere gettati in quanto non era piu' possibile rimediare.
Malgrado tutto, mi era rimasto il sorriso semplice e buono di questa ragazza di Cimadolmo, in provincia di Treviso, pure lei emigrante, a compensare gli aspetti negativi di questa sfortunata giornata della quale, chissa' per quali misteri forse legati ad un qualche cosa che trascende da ogni immaginazione, proprio mentre sto scrivendo questo libro, mi e' capitata fra le mani una sua lettera datata nientemeno che 24 settembre 1957, ossia oltre un buon mezzo secolo fa...
Che non sia stato un segno del Padreterno per farmi capire che il bello ed il buono non muoiono mai?
P.S. Dimenticavo di dare una connotazione al pranzo del sabato pomeriggio quando ci si incontrava. Terminata la solita passeggiata fra l'incantevole natura svizzera, andavamo sempre in un modesto ritrovo ove ci veniva servito il solito menu'  "luculliano" a base di salame ungherese e sottaceti...  del resto, la natura ed il resto, ci avevano gia' saziato... ad abundantiam..........

(segue)


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