ventiduesima puntata
DUE PAROLE PER SALUTARE E...
RINGRAZIARE DEFINITIVAMENTE IL MIO DIARIO
......Sicuramente
ci sara' qualche collega che, con ragioni da vendere, si fara' delle
domande sul contenuto apparentemente infantile e, molto spesso,
triste e sofferente, del diario. Rispondo subito che, per capire
queste cose, e' necessario averle vissute in prima persona;
indubbiamente le capira' meglio chi e', come me, sulla ottantina
avanzata, escludendo coloro che, pur lambendo o superando detta eta',
non avevano allora problemi economici, pur tenendo conto che la
realta' post-bellica ed il periodo immediatamente successivo, sono
stati difficili da affrontare per tutti.
Debbo onestamente dire che detta situazione e' continuata in
famiglia per molto tempo tanto da costituire una sorta di
denominatore comune che ha inciso negativamente anche in gran parte
della mia professione al punto, oserei dire, di avermi condizionato
al massimo in termini professionali, come non avrei mai voluto. E
cio', anche con riferimento specifico alla carriera, peraltro buona,
ma conseguita con sacrifici doppi-tripli rispetto a chi era uscito
fortunatamente prima di me da detto alone post-bellico e stava bene
in famiglia.
Qualche volta ho cercato di raccontare a mia figlia quanto sopra, ma
vi assicuro che non c'e' stato nulla da fare, tanto da preferire un
piu' gratificante silenzio.
Vorrei infine dire, per esperienza vissuta, che la sofferenza educa
e che, nel medio lungo termine, essa gratifica chi e' stato oggetto
di sacrifici e quant'altro. E, a questo proposito, mi par di poter
dire che l'excursus esistenziale-professionale, mi ha arricchito,
non solo in termini finanziari e di sicurezza rispetto a tanti
altri, ma anche e soprattutto dal punto di vista etico-morale, al
punto da poter confrontarmi con maturita' e sicurezza con tutti,
senza remora alcuna, sia di fronte ad un rispettabile operatore
ecologico ma, ove si presentasse il caso, anche di fronte allo
stesso Presidente della Repubblica, nella consapevolezza che, tanto
per dirla in soldoni, tutti e tre abbiamo la stessa dignita'
sociale: io, lo spazzino ed appunto anche il capo dello Stato.
Insomma, avvalendomi di questa tricotomia, abbracciando le
diversita' della sfera sociale, voglio dire che oggi non mi spaventa
piu' nulla, salvo il male fisico, ma anche la cattiveria di certi
uomini e specie donne... e mi fermo qui.
Vorrei avviarmi alla chiusura di questo mio diario, scritto non gia'
nel rispetto assoluto della deontologia legata alla mia attuale
professione di giornalista, ma dettato dalla semplicita' delle
sensazioni che provavo di momento in momento, se vuoi anche in
maniera sconnessa in una fase di... maturazione in itinere (siamo
del 1957) stante appunto la mia giovane eta' di allora, chiedendo
venia se, a volte sono stato ripetitivo e, per certi versi, anche
contradditorio a seconda dello stato d'animo che, come e' successo
allo scrivente, ciascuno puo' avere, ribadendo che, nelle mie
intenzioni, quanto ho scritto, vorrebbe rappresentare uno spaccato
fedele di vita di cui, non solo sono molto orgoglioso e soddisfatto,
ma sono anche molto grato per tutto cio' che essa mi ha offerto
nelle variegate occasioni, a volte felici, a volte di senso
diametralmente opposto, anche al di fuori della professione
prevalente di funzionario di banca.
Realta' quest'ultima, non lo nego come fanno superficialmente
alcuni, che mi da ancora serenita', entusiasmo e voglia di fare,
tant'e' che, mi si passi un po' di vanitosa presunzione, all'eta' di
86 anni, non ho smesso di soddisfare i miei "hobby" come l'acquisto
di una... superba fisarmonica professionale che utilizzo ancora
quasi tutti i giorni in alternanza con l'organo ecclesiale ed altri
strumenti, nonche' l'acquisto di un Suv 4x4, che guido
quotidianamente anche per chilometri e chilometri, ma anche e
soprattutto, perche' continuo a soddisfare ancora un'antica
passione, nata in contestualita' con il lavoro di banca: quella del
giornalista che, Dio volendo, vorrei mi accompagnasse fino
all'ultima... dimora, dopo i tanti anni trascorsi appunto negli
uffici delle varie filiali della Banca Commerciale Italiana.
Realta' tutte che, oltre a fornire forza per vivere, ti fanno
sentire bene dentro.
Un po' di identikit a futura memoria non guasta...
(segue)
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ascolta in sottofondo
Arnaldo De
Porti alla fisarmonica