in sottofondo Tu es Petrus (G.P. da Palestrina)
Matera 2019
A Matera esistono piu' di 150 chiese
rupestri, per la maggior parte ormai
sconsacrate e abbandonate.
Fino a non molti decenni fa erano adibite e
ricoveri per gli animali e gli attrezzi
agricoli nonostante per la maggior parte fossero
monumenti di epoca altomedioevale:
si va da semplici caverne (un esempio e'
dato da quelle che si aprono sulla
Murgia, belvedere antistante ai Sassi) a
veri e propri edifici religiosi realizzati nella parte
esterna con blocchi di calcareite che hanno
ospitato conventi di dimensioni piuttosto
ampie o solo pochi monaci (talvolta uno soltanto),
in genere provenienti dall'Asia Minore che hanno arricchito l'interno degli antri
con affreschi bizantini ragguardevoli per la loro
semplicita' (il piu' noto e' un cenobio
dell'VIII-IX secolo sito a una quindicina di
chilometri da Matera, la Cripta del Peccato
Originale o Cappella Sistina del rupestre :
ne parlero' diffusamente nell'ultima parte
di questa rassegna fotografica).
Fra le piu' note troviamo le due chiese rupestri di
Santa Maria di Idris e San Giovanni in
Monterrone (quarta foto della sottostante
galleria): collegate da un cunicolo sorgono
su uno sperone di roccia (sovrastato da una
croce in ferro alta ca. quattro metri) che spicca
all'interno dei
Sassi, sono state edificate fra il XII e il
XV secolo e gli interni sono riccamente affrescati
(da osservare che gli affreschi sono oggetto
di perenni restauri da parte soprattutto di
enti romani: all'epoca della mia visita due
giovani dpnne stavano portando alla luce
interessanti dipinti murali) ma sono vietate
le riproduzioni fotografiche.
In alto sulla Civita si puo' osservare la Cattedrale
(XIII secolo): non puo' essere considerata
una chiesa rupestre ma un edificio in stile
normanno con un (brutto) interno barocco che
ha sostituito (purtroppo) le vestigia della chiesa
originale (in una cappella a sinistra
dell'altare maggiore sono in corso azioni di
recupero del passato aspetto della
cattedrale).
Ribadisco ancora che per rendersi conto di
quanto possa piacere Matera e' necessaria
una visita in loco: le immagini non rendono
giustizia alla citta' e le chiese rupestri
vanno viste in loc o e non tramite strumenti
mediatici che altro non sono se non un
misero palliativo.
A. Izeta
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